Uno scaffale interculturale da allestire nella biblioteca comunale. Per offrire a scuole e associazioni uno strumento di dialogo e conoscenza del diverso. Per aiutare le nuove generazioni a crescere in un clima di solidarietà, integrazione e cultura dell’accoglienza. La delibera approvata oggi in giunta dispone l’istituzione presso la biblioteca comunale di una sezione di testi dedicata al tema della multi-culturalità. Contestualmente, l’atto impegna la somma di 1550 euro da destinare all’acquisto dei libri presso una casa editrice specializzata.
“Le scuole – spiega l’Assessora alle Politiche scolastiche Maria Rita Manzo – sono state protagoniste in questi anni di importanti programmi educativi incentrati sul tema del dialogo interculturale. Iniziative realizzate in collaborazione con le principali realtà associazionistiche e di volontariato che operano sul territorio per l’accoglienza degli immigrati. Penso al Cesv, al Gruppo Umana Solidarietà, all’associazione ‘Insieme immigrati’. Molti di questi progetti sono stati sostenuti dall’Amministrazione comunale perché siamo convinti della loro profonda valenza educativa. Il diritto all’istruzione e allo studio, l’accesso al sapere sono l’asse portante di qualunque azione che punti alla crescita sociale della nostra comunità, facendo perno su valori fondamentali come inclusione, solidarietà, valutazione dei diritti degli altri. A partire, naturalmente, dalle persone più deboli. Il libro è un potentissimo mezzo di conoscenza attraverso cui raccontare e raccontarsi, uno strumento per far parlare di sé anche chi parola non ha. L’apertura a mondi altri fa scoprire usanze e modi diversi, costruisce ponti di comunicazione tra culture solo apparentemente lontane perché ad unirle c’è la dimensione dell’uomo, unica ad ogni latitudine. Concepiamo questo piccolo fondo librario come uno strumento dinamico a disposizione di scuole e associazioni che vogliano contribuire alla realizzazione di percorsi educativi fondati sulla interdisciplinarietà e su un approccio anche ludico. Perché, divertendosi, si impara a stare insieme. Stando insieme ci si conosce e conoscersi è il primo passo per comprendersi. Un piccolo contributo che diamo a questo percorso verso cui convergono anche altri progetti, non ultimo quello promosso con le scuole ed Amnesty International nel campo della conoscenza e salvaguardia dei diritti dell’uomo. La scuola – conclude – non è solo acquisizione di nozioni, può e deve essere un laboratorio di idee per costruire cittadine e cittadini sempre più consapevoli”.
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