Ridimensionare la stazione di Minturno/Scauri significa non avere alcuna comprensione per i lavoratori pendolari, gli studenti, i turisti e i cittadini che ogni giorno utilizzano il trasporto su ferro.
La lotta dei cittadini di Minturno, delle associazioni e dei comitati è ora oggetto di un’interrogazione parlamentare del deputato alla Camera del M5S Paolo Nicolo’ Romano e indirizzata al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Qui sotto il testo dell’Interrogazione:
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Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-14712
presentato da
ROMANO Paolo Nicolò
testo di: Giovedì 3 novembre 2016, seduta n. 701
PAOLO NICOLÒ ROMANO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
da informazioni di stampa si apprende che Trenitalia ha presentato alla regione Lazio un nuovo piano orario della linea ferroviaria pontina (Roma-Latina-Minturno Scauri), che entrerà in vigore nel mese di dicembre 2016, tagliando quest’ultima stazione dal collegamento regionale diretto. Quella di Minturno Scauri è infatti l’ultima stazione della regione Lazio al confine con la Campania;
da quello che si apprende, per i cittadini e pendolari di Minturno Scauri sarà una vera e propria via crucis arrivare a Roma poiché i collegamenti con la capitale d’Italia e viceversa saranno garantiti esclusivamente dalla limitrofa stazione di Formia.
In sintesi, le migliaia di pendolari e di utenti del servizio ferroviario dovranno recarsi alla stazione di Formia in autobus, o con treni regionali provenienti da Napoli che, rientranti nel contratto di servizio della regione Campania, assicurano il collegamento fino a Formia. Pertanto, il prosieguo successivo per Latina-Roma sarà garantito, a detta di Trenitalia, con «coincidenze» a distanza di 10/15 minuti. Analoga situazione per il ritorno;
come è facilmente immaginabile la percorrenza Minturno-Roma verrà nella migliore delle ipotesi (avendo fede nelle dichiarazioni di Trenitalia) aumentata di 10/15 minuti, nella peggiore delle ipotesi, nel caso molto frequente di un ritardo del treno proveniente da Napoli, aumentata anche per più di un’ora per la necessità di attendere il collegamento successivo;
ad aggravare ulteriormente la situazione è la decisione, nel nuovo piano orario, di ridurre i collegamenti per Roma da Formia. Ben quattro treni in meno nell’importante fascia oraria delle ore 07,00-08,00 oltre ai due tardo serali delle ore 22,01 e 23,06 utili per i lavoratori turnisti;
a corollario di tutto anche il divieto imposto ai mezzi Cotral di raggiungere la stazione di Formia che, per assurdi lavori di riqualificazione della piazza e del parcheggio antistante, non dispone più di spazi di manovra e di aree di sosta atti a favorire una razionale circolazione degli autobus;
tali notizie hanno messo in allarme i tantissimi cittadini e pendolari che usufruiscono quotidianamente della stazione Minturno Scauri per raggiungere Roma. Una stazione ferroviaria, l’ultima del territorio laziale, che serve un bacino di utenza che interessa Minturno Scauri e i comuni limitrofi quali Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Coreno Ausonio, Ausonia e le stesse frazioni di Formia più prossime a Minturno. Insomma, una popolazione di quasi 100 mila persone tagliate fuori da un efficiente trasporto pubblico regionale –
se il Ministro interrogato sia informato di quanto in premessa e se non ritenga opportuno, nei limiti delle proprie competenze, assumere con urgenza ogni iniziativa utile per potenziare il servizio ferroviario su tutto il territorio nazionale, partendo dai territori, come quelli sopra indicati della regione Lazio, che sono già provati da gravi problematiche economiche e sociali. (4-14712)
Staff Comunicazione Meet Up Formia 5 Stelle.