di Alessandra Aprea
Freddo, gelo, neve e grandine sono il comune denominatore dello scenario nazionale di questo inizio d’inverno. Un inverno come, negli ultimi decenni, non si era mai visto che crea molti disagi ma anche scenari spettacolari.
La neve è giunta fino alle isole e non ha risparmiato alcune zone del nostro Golfo dove i fiocchi caduti si sono sciolti in breve tempo non permettendo, peccato o per fortuna, di vedere il manto bianco di Puglia e Sicilia.
Il Lazio non è risparmiato dal freddo. Nella Capitale la bassa condizione termica dà di sé un insolito spettacolo con cascate di acqua congelate. A Latina e provincia nelle prime ore del mattino si registrano temperature anche al di sotto dei 0° come nella zona di campagna di Itri dove si è arrivati a -5°, -7°. Nella pianura di Fondi il gelo ha distrutto le coltivazioni; negli asili e nelle scuole gli impianti di riscaldamento non sono partiti a causa del congelamento dell’acqua al loro interno e nelle aule la temperature al rientro delle vacanze non è stata ottimale, tant’è che il preside dell’istituto Dante Alighieri di Formia, Vito Costanzo, ha permesso, tramite circolare, un’uscita anticipata alle ore 15:15 agli alunni della scuola elementare.
La stessa Acqua Latina ha invitato i suoi utenti a coprire con coperte i tubi esposti al freddo e alle intemperie per salvaguardarli dal gelo.
Numerosi gli incidenti causati da lastre di ghiaccio sull’asfalto stradale, come è successo nella città di Formia nei giorni scorsi dove, alle prime luci dell’alba, un’auto è uscita dalla strada ribaltandosi. Per non parlare delle persone senza fissa dimora che ogni giorno lottano contro il freddo. Il freddo nuoce anche al commercio: le strade dello shopping, nonostante i saldi, sono vuote.
Di questo clima quasi artico sono contenti solo i bambini che, non consapevoli dei danni che provoca, aspettano con ansia la neve.