Gli investitori che intendono investire in borsa non possono fare a meno di restare aggiornati sui principali indici di borsa, i quali possono rappresentare delle opportunità di investimento vantaggiose. Le oscillazioni di prezzo degli indici di borsa possono infatti dare ai clienti l’opportunità di generare un surplus e dunque di ottenere un profitto, per raggiungere il quale si dovrà accettare però di correre il rischio legato a tutti gli investimenti in borsa.
Indici di borsa: cosa sono e come funzionano
Quando si parla di indici di borsa si fa riferimento a dei panieri di titoli azionari. Ogni indice è rappresentato dunque da un insieme di società quotate in borsa che hanno delle caratteristiche in comune, o che comunque sono state scelte utilizzando uno specifico criterio di selezione.
Ogni indice di borsa può dunque essere considerato come singolo asset ed assume un valore che oscilla sul mercato influenzato dall’andamento dei titoli che costituiscono lo stesso indice. Investire con gli indici dà quindi la possibilità ai clienti di trarre i possibili vantaggi della crescita di più società in contemporanea, ma anche di ridurre il rischio di investimento evitando di puntare solo su una o su poche aziende.
Prima di iniziare ad investire con questi strumenti finanziari si consiglia di leggere la guida completa agli indici di borsa offerta da Tradingonline.it, nella quale vengono trattati tutti i principali punti di questa tipologia di investimento, vengono descritti i vantaggi e recensite le piattaforme che danno la possibilità di operare con questi strumenti economici.
Analisi degli indici di borsa
Se si è deciso che gli indici di borsa potrebbero essere un buon strumento di investimento per tentare di far fruttare il proprio capitale, il passo successivo riguarda l’analisi dei principali indici di borsa. Sono numerosissimi infatti gli indici disponibili e ciascuno di essi utilizza un diverso criterio di selezione per individuare le aziende i cui titoli dovranno essere inseriti all’interno del paniere.
FTSE MIB e NASDAQ 100
L’FTSE MIB (Financial Times Stock Exchange Milano Indice di Borsa) è il principale indice di borsa italiano. Questo paniere raccoglie le principali 40 aziende italiane per capitalizzazione, sia quelle con sede legale in Italia che quelle con sede legale all’estero. Dal momento che il criterio di selezione è la capitalizzazione, all’interno di questo indice si trovano società che operano in settori anche molto diversi tra loro.
Il NASDAQ 100 – acronimo di National Association of Securities Dealers Automated Quotations – è l’indice tecnologico americano, che riunisce le prime 100 aziende del settore tecnologico selezionate per capitalizzazione di mercato. Anche in questo caso la capitalizzazione è il criterio di selezione, al quale però si aggiunge il dover operare nel settore tecnologico.
Nikkei 225 e Dow Jones
Il Nikkei 225 è il paniere giapponese che raccoglie le prime 225 società per capitalizzazione che sono quotate nella Tokyo Stock Exchange. Questo indice è quindi molto simile all’FTSE MIB, solo che include le società quotate in Giappone. Le aziende comprese in questo indice possono operare in vari settori, ciò che conta per essere inseriti nel paniere è la capitalizzazione di mercato.
Il Dow Jones è uno dei più famosi indici americani, anche perché è l’indice storico. Questo paniere racchiude le prime 30 società americane per prezzo, si tratta infatti di un indice price weighted. Proprio questa sua caratteristica e dunque il criterio di selezione gli hanno fatto perdere importanza nel corso degli ultimi anni: sono diminuiti gli investitori interessati alla compravendita di questo indice a causa del timore che il Dow Jones non sia in grado di rappresentare in maniera fedele il mercato societario americano rispetto agli indici che utilizzano la capitalizzazione come criterio di selezione delle aziende.