Invincible: i supereroi possono raccontare la quotidianità?

Ormai siamo abituati a vedere film o serie tv sui supereroi su qualsiasi piattaforma e si assiste quasi sempre ad un successo in termini di ascolti. Anche Amazon Prime Video ha deciso di includere nel suo catalogo una serie che parla di supereroi dal titolo Invincible. La serie è ispirata ai fumetti di Robert Kirkman, scritti tra il 2003 e il 2018, in cui racconta le avventure del supereroe Invincible. L’ideatore è lo stesso creatore dei fumetti ed è anche conosciuto per la serie di fumetti The Walking Dead.

Si tratta di una serie televisiva animata, i cui disegni ricordano molto i cartoni degli anni Novanta. La scelta di questo stile è giustificata dal fatto è rivolta soprattutto agli adulti perché si prende molto sul serio, utilizzando uno stile ironico ma feroce allo stesso tempo.

Invincible, infatti, cerca di raccontare la storia di un eroe andando oltre i suoi superpoteri, studiando il suo vissuto quotidiano.

Kirkman ha affermato che il suo scopo era quello di portare i supereroi su un altro livello e per far questo ha riadattato i fumetti aggiungendo degli elementi nuovi nella storia, cambiando il ritmo, facendo entrare in scena alcuni personaggi prima o dopo o ancora cambiando il ruolo ad altri.

Oltre a voler dare nuova vita ai fumetti la serie cerca di avvicinare più persone al mondo di Invincible, unendo chi già conosceva la storia dai fumetti e chi invece non ha mai letto un fumetto. Può essere anche uno strumento per convincere gli amanti di serie tv sui supereroi, in cui il rischio è protagonista (come gli amanti del rischio nei siti di gioco online), a comprare anche i fumetti.

Trama

La serie è composta da 8 episodi e racconta la storia di Mark Grayson, figlio adolescente del più grande supereroe esistente: Omni-man. All’inizio della storia si racconta la vita “normale” da ragazzo, in cui Mark cerca anche di capire cosa voglia dire essere supereroi. Quando poi inizia anche lui ad avere i poteri comincia un periodo di riflessione in cui sente il peso di dover essere all’altezza del padre.

Con Invincible il supereroe viene descritto come un essere non perfetto che, oltre a combattere il male della società, deve conviverci e rapportarsi come qualsiasi persona.

Più realistico

Rispetto ai personaggi della Marvel e agli altri supereroi a cui siamo abituati, Invincible racconta in modo più realistico la lotta contro il male. Le battaglie sono ancorate alla realtà e le scene sono meno pirotecniche (per esempio prima di combattere bisogna mettere al sicuro chi si trova li in quel momento).

Gli stessi supereroi sembrano più reali perché di loro si raccontano i loro sentimenti, la lotta interiore che vivono per i problemi legati ai loro superpoteri ma anche alla loro quotidianità come persone. Le storie sono raccontate in modo maturo e allo stesso tempo violento e brutale.

Kirkman cerca di far si che le persone si immedesimino in loro perché si racconta di temi come l’accettazione, l’inclusione e il rapporto con la famiglia provando a creare un legame empatico tra il supereroe e lo spettatore.

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