Un anno fa circa il prestigioso riconoscimento che fece notizia: è stata la prima donna nella storia a vedersi assegnato il Turner Prize, il prestigioso premio conferito ai ricercatori del laboratorio Schofield Centre dell’università di Cambridge. Adesso la trentenne itrana, figlia dell’ins. Pietro Burali d’Arezzo e di Rosalba Di Biase, laureatasi, anni fa, presso l’Università Tor Vergata di Roma con il voto di 110 e lode, ha conseguito, sempre presso il celebre ateneo di Cambridge, capoluogo dell’omonima contea, situato sul fiume Cam, dove insegnarono Erasmo da Rotterdam, Newton, Bacone e Byron, il dottorato di ricerca. Alla ricercatrice aurunca è stato rimarcato “il merito di aver contribuito in modo innovativo alla ricerca sperimentale, come coloro che lavorano con la centrifuga geotecnica”. Francesca Burali d’Arezzo, nel corso della sua breve ma già prestigiosa carriera, ha collaborato con l’Università Technion, in Israele, per l’utilizzo di nuovi sensori, poi implementati nell’Università di Cambridge. Al momento, la dott. Burali D’Arezzo abita nella città del celebre ateneo inglese dove lavora per un’azienda di Ingegneria civile che opera in paesi in via di sviluppo in Africa, oltre che in Pakistan e in sud America. Comprensibile la gratificata soddisfazione dei genitori che hanno dato notizia del nuovo traguardo culturale-professionale raggiunto.
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