Itri, dissapori e scontri familiari sfociano in un drammatico epilogo. Un arresto

L’urlo delle sirene dei Carabinieri di Itri, del Norm del comando compagnia CC di Formia e di un’ambulanza del 118 hanno squarciato la relativa calma serale di Itri preannunciando un episodio di violenza la cui portata è stata poi confermata sia dalla prognosi riguardo le conseguenze fisiche capitate alla vittima, sia dall’arresto di un elemento che avrebbe provocato tali gravi ferite.

Erano le 22,00 di lunedi allorchè un pensionato, da tempo in crisi con la moglie, insieme alla quale avevano drammaticamente perso l’unico figlio che per tanti anni aveva rappresentato l’anello di congiunzione del loro rapporto coniugale, aveva bussato all’uscio di casa, situata in una zona rurale e periferica del paese, alle falde del monte Civita, per poter –a quanto sembra- trascorrere la notte nella propria abitazione.

L’iniziale diniego da parte della donna, da qualche tempo in disaccordo con il marito, avrebbe favorito l’escalation del diverbio verbale il cui epilogo ha poi visto l’intervento di un uomo che vive, in una condizione ospite di quasi “tutore” della donna che non risulterebbe autosufficiente nella deambulazione, nell’abitazione dei coniugi in località Raìno.

Ne sarebbe nata una aggressione fisica tanto violenta che ha spinto un vicino di casa, preoccupato per le conseguenze sullo stato di salute del malcapitato, a chiamare subito i Carabinieri della locale stazione.

Questi sono intervenuti tempestivamente sul posto del fattaccio, insieme ai militari del Norm del comando compagnia CC di Formia e a un’ambulanza che ha provveduto a trasportare d’urgenza la vittima, A.N., originario del reatino, presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Dono Svizzero” di Formia dove gli operatori lo hanno curato ed emesso la prognosi di 30 giorni, con le dimissioni immediate e il trasporto del ferito presso la sua abitazione in località Raìno. Per l’arrestato invece, assistito dall’avv. Giuseppe Cece, verrà celebrato il processo per direttissima nel pomeriggio di martedi 12 luglio presso il Tribunale di Cassino.

 

Orazio Ruggieri

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