Itri: Election Day con code velenose

Saranno 60 i candidati che cercheranno di raccogliere il maggior numero possibile di consensi dai 9.536 elettori (4.740 donne e 4.796 uomini) autoctoni, cui vanno ad aggiungersi i 155 “comunitari” (cittadini provenienti da stati europei che hanno fatto richiesta per essere inseriti nella “lista aggiunta dell’Unione Europea”) e dei quali 82 sono donne e 73 uomini, un numero sempre più decrescente e di molto inferiore agli oltre trecento elettori che, nel 2011, caratterizzarono uno degli addendi della somma degli aventi diritti al voto. 14, poi, sono le “matricole” del voto che esprimeranno per la prima volta il loro parere decisionale sulla scelta degli amministratori della “polis”. 

Ben tre sono gli iscritti nelle liste elettorali che hanno spento le cento candeline e, ancora una volta, sono le donne ad aver caratterizzato questo record: Ottorina Paolucci e Civita Di Nola, entrambe nate nel 1914, e Antonietta Manzi, venuta al mondo nel 1915. Nessun elettore è nato nel 1916 (la partenza per il fronte per i militari impegnati nel primo conflitto bellico avrà fatto sentire il suo condizionamento sul fenomeno demografico del tempo), mentre altre due novantanovenni completano questo singolare dato sollecitamente fornito dall’ufficio elettorale, il cui personale viene coordinato alla perfezione dal responsabile Andrea Manzo, in collaborazione con la dott. Cinzia Iacuele, segretario comunale. 

Due le liste “piene”, quelle che esprimono quale candidati a sindaco Antonio Fargiorgio e Luca Iudicone, rispettivamente “Itri prima di tutto” e “CambiAmoItri”, con tutti e 16 i candidati consiglieri indicati nell’elenco; 15, invece, gli aspiranti consiglieri della lista “Itri Nostra per Elena Palazzo sindaco” dopo che gli organi della giustizia amministrativa avevano bocciato, riammesso e poi ancora bocciato il nome dell’avv. Igor Ruggieri, per insufficiente numero di quote rosa –così si legge nella sentenza- tra i candidati di sesso femminile, benchè la lista esprimesse, per la prima volta nella storia locale, l’indicazione di una donna aspirante sindaco. Per scelta propria, invece, il M5S ha presentato solo 13 candidature sulle 16 ammissibili.

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