Nella confusione generale, dove pochi ci mettono la faccia con prese di posizione ufficiali, e molti giocano sugli equivoci, si è registrata, ieri, a Itri, l’intervento dell’avv. Antonio Fargiorgio, tirato in ballo, da comunicati di terze persone, quale candidato sindaco per una coalizione che vedrebbe alleati Forza Italia e Udc e che attende anche il sostegno di Fratelli d’Italia, il cui segretario di circolo, l’ing. Giovanni Ciccone, ribadisce ritrovarsi unitariamente schierato sul nome del professionista, vicepresidente dell’ordine pontino degli avvocati. “Mi permetto di intervenire nella vicenda relativa alle prossime elezioni amministrative, che si terranno in tarda primavera ad Itri, -esordisce l’avv. Fargiorgio- per chiarire la mia posizione, al netto di qualsivoglia notizia o illazione. Avverto il bisogno di farlo, onde evitare che chicchessia possa arrogarsi il diritto dell’interpretazione autentica del mio pensiero. Sono rimasto sinora in silenzio, non per valutazioni politiche (che non appartengono alla mia persona), ma per meditare e riflettere su una scelta che, inevitabilmente, se operata, avrà delle sensibili ricadute, sulla mia vita personale così come professionale. Non è la prima volta che il mio nome viene fatto in occasione delle elezioni amministrative ad Itri; questa volta, tuttavia, è il clamore, l’esposizione, l’attenzione per così dire mediatica a fare la differenza. Sono e resto un moderato, non ho mai avuto etichettature, sono sempre stato al di fuori di logiche politiche e partitiche; sicuramente, però, ho sempre avuto a cuore il bene della mia città. Non nego di essere stato negli ultimi tempi, proprio in funzione di questa mia inclinazione, fortemente sollecitato ad assumere un impegno, in prima persona, in un progetto di rinnovamento nel superiore interesse della collettività. Ho tuttavia chiarito che la mia disponibilità è subordinata a condizioni non negoziabili: il mio coinvolgimento non può prescindere da un progetto e da un’idea che siano liberi dai giochi e dalle logiche di partito che, ove mai dovessero manifestarsi o soltanto tentare di prevalere, anche in corsa, determinerebbero un mio immediato disimpegno. Pur consapevole delle difficoltà che potrebbero caratterizzarlo, il mio impegno vuol dare spazio a idee, persone e progetti nuovi. Metto a disposizione le competenze, le consapevolezze e l’esperienza acquisite nella professione, che mi hanno anche condotto a ricoprire ruoli di vertice nel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina. Se questa esigenza di rinnovamento e di necessità dell’impegno, scevro da particolarismi ed egoismi, nell’amministrazione della nostra città (che avverto nelle parole della gente che, in questi giorni, indotta dalle notizie giornalistiche, mi ha più volte fermato), è comune anche ad altri, io dò la mia disponibilità ad un progetto che, al di là delle logiche partitiche e politiche, ed anzi trascendendo dalle stesse, sappia dare un impulso ed una vitalità nuovi alla nostra città. Ritengo che, nella delicata fase che attraversiamo, nessuno possa rivendicare il diritto di paternità esclusiva di un ideale di rinnovamento cittadino; che, invece, le idee, se sono buone e costruttive, vadano condivise, coltivate ed attuate, a prescindere da chi le esprima, nel superiore interesse e nel precipuo fine di contribuire al miglioramento di Itri. A queste condizioni, ed a queste soltanto, -conclude l’avv. Fargiorgio- ci sarà la mia disponibilità”.
Di Orazio Ruggieri.
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