Prima ancora che si depositassero le liste per le amministrative del prossimo ottobre, è pervenuta alla nostra redazione una nota a firma del prof. Giuseppe Suprano, una delle figure più in vista della dialettica politica degli anni Novanta, che, dopo un periodo di “spettatore” della vita amministrativo-politica locale, ha deciso di scendere, come suol dirsi, in campo. Ed ecco, nella sua esaustiva nota, i motivi della sua scelta.
“Una scelta di campo per ricominciare. Cari concittadini, molti di voi mi conoscono e sanno del mio trascorso impegno politico nei Democratici di Sinistra e più recentemente del mio interessamento al settore olivicolo come Presidente della Cooperativa UNAGRI. Negli ultimi anni, come tanti altri, mi sono allontanato dalla politica attiva e ho seguito le vicende itrane da semplice spettatore, osservando l’emergere nella politica di troppi personalismi che – seppur suscitando tante speranze iniziali – non hanno prodotto alcun risultato di aggregazione duratura intorno a progetti condivisi. L’allontanamento diffuso dalla vita politica e la contrazione della partecipazione democratica nei partiti e nelle associazioni politiche, ha causato la dispersione delle energie per la costruzione di un pensiero politico collettivo. Eppure in passato la vita sociale del nostro paese è sempre stata caratterizzata da una forte e sentita partecipazione. Questa debolezza si è manifestata soprattutto nell’area del centrosinistra che, per sua natura, è quella più bisognosa del confronto e della condivisione delle idee. Le candidature alla carica di Sindaco – data la premessa di cui sopra – sono state caratterizzate dall’essere sostanzialmente delle autocandidature alle quali hanno fatto seguito le costruzioni di comitati elettorali tenuti insieme da obiettivi di breve periodo (quando non meramente affaristici) e destinati a sciogliersi all’indomani dell’esito elettorale. Alla vigilia di questa nuova tornata elettorale siamo stati messi ancora una volta di fronte a questo schema ben consolidato. Stiamo osservando ancora una volta la formazione di liste elettorali che a giorni alterni si dichiarano di centrodestra o di centrosinistra, con lo spostamento disinvolto di candidati da uno schieramento all’altro, con l’unico scopo di perseguire un’affermazione elettorale e di ritrovarsi dalla parte dei vincitori. Ciò ha portato alla riproposizione della lista Fargiorgio sostenuta in parte dagli stessi che lo avevano sfiduciato interrompendo prematuramente la legislatura e di un’altra inquietante compagine di destra estrema in cui si trovano insieme esponenti di FdI, della Lega, di FI e finanche soggetti che si autoproclamano di sinistra (Per chiarezza, questi ultimi a mio parere non rappresentano alcuna formazione politica e partecipano alla competizione ad esclusivo titolo personale). A me sembra evidente che c’è bisogno di costruire una formazione stabile e strutturata di centrosinistra che faccia da riferimento alle energie positive presenti nel paese, chiaramente collocata nell’alveo progressista, che sia un laboratorio aperto alle idee e alle proposte derivanti dalla partecipazione e dal confronto democratico, che sia in grado di incidere sullo scenario politico attraverso il controllo democratico dell’operato delle istituzioni. Avevo già maturato queste convinzioni quando ho ricevuto l’invito a contribuire alla stesura del programma del raggruppamento che si andava formando, costituito da Obbiettivo Comune per Itri, dal Movimento 5S, da iscritti e simpatizzanti del Partito Democratico e da tanti cittadini della società civile, con una successiva piena partecipazione del PD. Nei ripetuti incontri ho riscontrato la volontà di molti a dar vita a una proposta politica collocata chiaramente nel campo del centrosinistra con forti riferimenti verso il PD. Le energie riscontrate assieme alle competenze di alto livello fanno ben sperare in un ritorno alla politica partecipata di nuovi e rinnovati soggetti, soprattutto giovani. Il quadro positivo rapidamente sviluppatosi mi ha fatto superare l’iniziale indisponibilità ad una candidatura elettorale. Non secondarie, per quanto concerne la mia scelta, risultano le riflessioni sull’attuale situazione politica locale e nazionale con la prevalenza delle destre, rappresentate da Salvini e dalla Meloni, e dalla liquidità di una società civile spesso relegata a spot sui social network di inefficace rilevanza collettiva. Oggi la priorità di Itri e del Paese è rappresentata dalla necessaria ricomposizione di un campo, quello progressista, da ristrutturare in formazioni collettive di discussione, per la proposizione dei temi condivisi di rilancio sociale ed economico. I troppi individualismi che caratterizzano oggi la politica itrana non sono forieri di buone prassi. Per noi di sinistra è indispensabile un pensiero collettivo affinché vengano alla luce le giuste sensibilità e si possa realizzare uno sviluppo socio-economico rispettoso dei cittadini. Con senso di responsabilità ho accettato la candidatura a consigliere nella lista “Promessa per Itri” con candidato a Sindaco Giuseppe De Santis, una lista che propone una squadra capace ed affidabile con l’ambizioso obiettivo di dare una svolta al paese. Le linee guida della lista “Promessa per Itri” sono la riqualificazione e la valorizzazione del nostro territorio con la dovuta attenzione al tessuto collettivo, per una Itri vivibile dal punto di vista lavorativo, imprenditoriale, ma soprattutto sociale. Per molti di noi questa elezione è un punto di partenza per la formazione di un contenitore politico chiaramente ispirato ai valori fondanti di centrosinistra, che possa operare con energia e passione al servizio della collettività. La competizione è iniziata. La vittoria dipenderà dalle energie che sapremo mettere in campo, dalla passione che ci caratterizzerà e dal chiaro e generoso coinvolgimento dei cittadini itrani. Ringrazio quanti hanno avuto la pazienza di leggere il post integralmente e vorranno impegnarsi per un progetto di ampio respiro. Prof. Giuseppe Suprano”
Orazio Ruggieri