[wp_ad_camp_1]Era un portafoglio dal cospicuo contenuto pecuniario in banconote. Oltre a loro c’erano una infinità di documenti che hanno permesso all’onestissimo giovane della Guinea (Diaby Amara, 29enne) che l’ha trovato, di risalire, dopo una serie di contatti, al proprietario, cui, nel pomeriggio di domenica 2 luglio sono stati riconsegnati danaro e documenti.
Il fatto, che aggiunge un’altra meravigliosa pagina al processo di integrazione tra la folta presenza di immigrati disposti ad accettare le norme del vivere civile e la gente di Itri che vuole favorire l’incontro socialmente globalizzante, si è verificato nelle prime ore pomeridiane della giornata domenicale che vede a Itri festeggiata, tra l’altro, la Madonna delle Grazie. Si tratta, come si è, poi, appreso, del secondo caso in pochi mesi, segnalato, anche questa volta, al locale comando della Stazione dei Carabinieri, diretta dal m.llo Giovanni Persico e che si trova nei pressi del luogo del ritrovamento. Il guineese, passeggiando all’interno della villa comunale, dedicata all’ex presidente della Provincia, Giovanni Ialongo, deceduto nel 1986, ha trovato a terra un portafoglio e lo ha raccolto.
Nonostante l’ammontare della somma in denaro fosse stata cospicua, il giovane non è stato tentato dalla cupidigia dell’accaparramento dei soldi ma, dopo aver chiesto la collaborazione del prof. Nicola Orlando Di Fazio, già amministratore comunale a Fondi ma residente e domiciliato a Itri, è riuscito a individuare il titolare del materiale smarrito.
Si trattava di Angelo Pelliccia, 72enne pensionato e già commerciante di olio, nonché calciatore, allenatore, dirigente e icona sportiva, per oltre 50 anni, del calcio locale. Il Pelliccia è stato immediatamente contattato e gli sono stati restituiti gli effetti smariti. Comprensibile il piacere di quest’ultimo nell’essere tornato in possesso soprattutto dei documenti identificativi smarriti.
A suggello del gesto, che l’attento opinionista locale, Giovanni Nofi, ha subito sottolineato, riportandone i particolari sul profilo di Facebook, con una sequela infinita di “mi piace” da parte degli internauti di un centro che conta oltre duecento presenze di immigrati nel proprio vasto territorio, il grato, tangibile riconoscimento del Pelliccia che ha inteso attestare al giovane emigrato del piccolo stato dell’Africa occidentale prossimo all’Equatore, il segno concreto della sua gratitudine, oltre che la diffusione mediatica del concetto propedeutico al processo di integrazione in atto nel centro aurunco.
Orazio Ruggieri