E’ una manifestazione popolare che ha fuso, attraverso i secoli, aspetti del paganesimo con la religiosità cristiana, facendo così giungere sino a noi i riti arcaici del fuoco. Le sue origini sono quindi antichissime e coinvolgono attivamente tutti gli abitanti di Itri, borgo ai piedi dei Monti Aurunci. “Un appuntamento – afferma Raffaele Mancini, il Delegato alla Cultura del Comune di Itri – che ha saputo rinnovarsi nel corso delle sue innumerevoli edizioni ed è riuscito a crescere e caratterizzarsi grazie all’impegno organizzativo dei diversi rioni di Itri, del Comune, della Pro Loco e delle numerose associazioni che sinergicamente collaborano per la realizzazione dell’evento”.
Questa tradizione è legata anche alla disponibilità delle frasche derivanti dalla potatura degli alberi, in particolare olivi, alle quali poi veniva dato fuoco. Un tempo l’evento era un momento di gioco per i bambini, un’occasione di festa per tutta la comunità agro-pastorale locale e, per i falegnami, un’occasione per ringraziare il santo protettore: San Giuseppe.
Oltre alla musica e agli artisti di strada la festa è anche un’occasione per gustare i prodotti tipici itrani, tra cui le zeppole fritte, l’olio e le olive di Itri, il marzolino, la salsiccia.
L’appuntamento è fissato per mercoledì 19 marzo 2014, alle ore 20:00, quando un colpo di petardo indicherà l’accensione dei fuochi e l’inizio della festa.
Per informazioni dettagliate e quotidianamente aggiornate sulla festa consultare i siti internet www.fuochisangiuseppe.it e www.itrieventi.it
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