Mentre Itri, stracolma di persone, ha festeggiato la ricorrenza della patrona con un mix di sacro e di mondano (processione, sante messe, concerto serale di musica lirica, bancarelle, in attesa del concerto degli Stadio, in programma questa sera, mercoledi 22 alle ore 22,00, in piazzale Rodari), sul santuario della Madonna della Civita, l’arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio, al suo ultimo appuntamento ufficiale con i fedeli in occasione della festa della patrona dell’arcidiocesi di Gaeta, ha rilanciato i valori per cui la Chiesa ripropone ogni volta l’esempio della Vergine.
Nel presiedere la messa solenne davanti ai numerosissimi fedeli arrivati al Santuario fin dalle prime ore del mattino e provenienti da varie parti d’Italia, mons. D’Onorio, accolto dai padri passionisti, Emiddio Petringa, Antonio Rungi, Francesco Vaccelli, Cherubino Di Feo, Cesare De Santis, Ermellino di Mascio, Enrico Cerullo, ha fatto riferimento alle cronache dagli epiloghi tragici delle ultime ore e che hanno toccato la realtà sudpontina. Assistito nella concelebrazione dal solo padre Antonio Rungi, già superiore provinciale dei passionisti di Napoli, il vescovo ha parlato di perdono, solidarietà cristiana, attenzione verso gli ultimi e i bisognosi. Un pensiero speciale anche per il gioielliere ucciso a Roma nei giorni scorsi e del giovane, originario di Formia, che si è suicidato in carcere al Regina Coeli. Il vescovo ha chiesto di pregare per la famiglia di tale giovane già toccata da simile tragedia di un suicidio negli anni precedenti.