Sembra non spegnersi mai la querelle tra l’Amministrazione Comunale di Itri e parte dell’opposizione in merito alla sicurezza delle strutture scolastiche che, secondo l’ultima denuncia dei consiglieri Osvaldo Agresti, Giuseppe Cece ed Elena Palazzo, presenterebbero gravità tali da rendere urgente l’intervento dei competenti uffici di controllo centrali, proprio come richiesto dalla nota, a firma dei tre, inviata, tra gli altri, alla Procura della Repubblica di Cassino e alla Prefettura d Latina.
“Ritorniamo a parlare –esordisce il documento diramato dall’Amministrazione- della vicenda legata alla sicurezza degli edifici scolastici di Itri, su cui sin dall’inizio è alta l’attenzione da parte della maggioranza, chiamata a governare la città a seguito delle elezioni amministrative del 5 giugno scorso. E lo facciamo dopo che le Autorità scolastiche locali hanno fatto pervenire, nella giornata di venerdì 4 novembre, la nota a firma di alcuni consiglieri dell’opposizione che, a proposito dei plessi scolastici, reclamano l’adozione urgente di ogni provvedimento che sarà ritenuto utile per valutare l’idoneità ad assolvere al delicato compito. Francamente, restiamo perplessi dinanzi ad una nota che, peraltro, non risulta essere stata indirizzata al Sindaco ma che, per i suoi contenuti, si presta comunque ad alcune doverose precisazioni. Dalla sua lettura, infatti, sembrerebbe che i sottoscrittori abbiano avuto contezza della situazione in cui versano gli edifici scolastici ad Itri, soltanto all’esito delle comunicazioni rese nel corso del Consiglio comunale del 25/10/2016. La circostanza non risponde al vero. Gioverà ricordare che il Sindaco, Avv. Antonio Fargiorgio, dopo aver disposto la chiusura del plesso “A” di via della Repubblica alla fine di agosto (con una misura che non sembra avere eguali almeno negli ultimi venti/trenta anni nella storia della città), ha chiesto e ottenuto dagli Uffici tecnici comunali una relazione circostanziata sugli edifici scolastici, rimessa in data 09/09/2016 e pressoché contestualmente rilasciata in copia anche agli stessi consiglieri di opposizione che, lo scorso 4 novembre, hanno inoltrato la nota, tra gli altri, al Prefetto di Latina ed alla Procura della Repubblica di Cassino. L’attuale Amministrazione comunale ha fatto assoluta chiarezza (allegando pertinenti certificazioni) su una vicenda sulla quale altri, è bene sottolinearlo, hanno glissato negli ultimi anni, sostanzialmente ignorando un problema che, invece, era lì, sotto gli occhi di tutti. Per lo meno, sotto gli occhi di coloro che volevano vederlo. Le certificazioni che oggi mancano, mancavano in verità anche 3, 5, 10, 15, 20 anni fa… Non si può, pertanto, -prosegue la nota- con un maldestro ricorso alle dinamiche politiche, evocare responsabilità in capo a chi invece governa la città soltanto dal giugno 2016; a chi, peraltro, il problema ha sollevato con animo e spirito di assoluta trasparenza, senza trincerarsi dietro una inattività che ha fatto invece comodo ad altri in precedenza. Premesso che la mancanza del certificato di agibilità non rende perciò stesso inagibile e non fruibile l’immobile che ne è sprovvisto, va segnalato (come ribadito sin da settembre 2016) che sono 4 gli edifici scolastici che ne sono sprovvisti: il plesso “A” di via della Repubblica (che tuttavia è stato chiuso per criticità strutturali evidenziate dai tecnici incaricati di effettuare saggi sui vari edifici scolastici); il sito di via Giovenco dove attualmente è allocato l’asilo nido (aperto nel 2013 dalla precedente Amministrazione, per il quale è in corso l’iter per il rilascio del certificato di agibilità, essendo stato già positivamente collaudato); il plesso di P.zza Pertini, destinato all’Istituto Agrario (per il quale, comunque, gli stessi tecnici esterni hanno dichiarato non esserci condizioni che oggettivamente ne giustificano e legittimano un divieto di utilizzo). Infine, il plesso di Piazzale Rodari, interessato da lavori anche di miglioramento sismico, a termine dei quali verranno ottenute le necessarie certificazioni. Gli altri edifici di Via della Repubblica, in cui sono state sistemate le aule della scuola materna e dove trovano posto refettorio e mensa sono in possesso del certificato di agibilità; così come il plesso di Via Matteotti in cui hanno sede le scuole medie inferiori (quest’ultimo monitorato, sempre positivamente, dagli stessi tecnici strutturali incaricati dal Comune). L’Amministrazione comunale, con il senso di responsabilità che si conviene a chi ha l’onere di governare, ha cercato di evitare disagi all’utenza, assicurando la continuità didattica. Ed ancora da ultimo ha avanzato alla Dirigente scolastica la proposta di attuare il doppio turno nell’edificio di Via Matteotti, pur consapevole che tale misura inevitabilmente avrebbe creato e creerebbe problemi organizzativi non solo alla scuola, ma in seno alle stesse famiglie, i cui ritmi sono inevitabilmente scanditi in funzione dell’occupazione scolastica dei figli. Siamo chiaramente aperti a tutte le verifiche e a tutti gli accertamenti sui plessi, forti del fatto di non aver nulla da nascondere e animati dalla volontà di far ulteriormente chiarezza sulla sicurezza dei nostri edifici scolastici. Desta scalpore, tuttavia, che tra i tre firmatari compaia anche chi, nell’ultimo ventennio, ha avuto un ruolo importante ed attivo nel governo della città e che soltanto oggi sembra essersi accorto che alcuni plessi scolastici sono privi di agibilità, ma tant’è… L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE“
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