Ladri temerari a Itri dove i malviventi hanno preso di mira il Bar Centrale, struttura appena ristrutturata dopo tre anni di chiusura ininterrotta, sito nel centro geografico e nevralgico del paese. Più di mille euro il bottino del raid malavitoso che si è consumato nella notte tra venerdi e sabato e che è stato scoperto, all’apertura dell’esercizio, sabato mattina, da Michela una delle operatrici del locale, tanto apprezzata per deontologia professionale e finezza dei modi. E’ stato facile, a quel punto, ricostruire, per lei e per i titolari, una famiglia di Napoli, con una collaudato curriculum nel campo della ristorazione, della gestione di bar, sempre forniti, h24, di finissima pasticceria partenopea realizzata da professionisti del settore, la dinamica dell’atto criminoso. I ladri sono penetrati nell’ampia struttura dopo aver forzato una porta posteriore, ubicata in un cortile condominiale a trenta metri dal palazzo municipale di piazza Umberto I. Una volta dentro hanno razziato il fondo cassa lasciato per la prima mattinata e poi si sono diretti nel locale dei videogiochi. Lì hanno usato un flex per tagliare lo sportellino che fa accedere al cassettino delle monete di una delle tre macchinette funzionanti per portare via la giacenza monetaria. Forse la paura di essere scoperti (il bar affaccia sulla centralissima piazza Incoronazione) per il rumore del flex o forse perché soddisfatti del bottino razziato (da qui gli inquirenti deducono che possano essere stati furfantelli ancora imberbi) i ladri hanno poi “mollato la preda”. Sul posto, già alle 07,15 di ieri mattina i militi del Norm della Compagnia CC di Formia, operativi dalla lontana Scauri dove sono ubicati, dopo la soppressione del comando compagnia di Gaeta, dal prestigioso bilancio di prevenzione e repressione del crimine e molto più vicino a un centro “caldo” come Itri. E sempre a Itri, nella popolosa periferia ovest, in direzione Fondi, il coraggio di una giovane ha vanificato il tentativo di furto che stava per essere messo in atto da quattro individui in via don Virginio Mancini. Avendo visto quattro figure maschili, vestite di nero, scendere da un’Alfa 164, color grigio scuro, e aggirarsi furtive verso gli ingressi dei palazzi condominiali della zona, la donna ha allertato le persone che stavano negli appartamenti, facendosi sentire dai malviventi e costringendoli, così, a una fuga provvidenziale per le mancate vittime. In merito, soprattutto al furto perpetrato al Bar Centrale, si è registrata sul web una dura presa di posizione di molti genitori che biasimano l’indifferenza con cui molti loro colleghi tollerano colpevolmente il rientro incontrollato in casa di minori che scorrazzano impuniti fino all’alba per il paese, forti della mancanza della certezza della pena da scontare, dopo il pur pregevole lavoro svolto dalle forze dell’ordine.
Di Orazio Riggieri