Aveva tutti gli occhi degli osservatori politici puntati su di lui. E lo sapeva benissimo. Sapeva pure di aver ricevuto l’investitura di candidato a sindaco come l’, per conto di una lista di coalizione. Non aveva però fatto i conti, come lui stesso ha dichiarato, con il clima “pesante” che si respira a Itri in questa surriscaldata campagna elettorale dove si contano, finora, oltre dieci ipotetiche candidature a sindaco. E, poichè aveva dedotto che Itri non avrebbe iniziato a “volare alto” dopo la paludosa stagnazione registratasi finora, venerdi 11 ha declinato l’invito a guidare una lista di coalizione. Nelle sue parole la delusione per l’occasione perduta, da parte della comunità locale, di “voltare pagina” nonostante la disponibilità di una figura che avrebbe accettato il carico di oneri che un galantuomo, in questo tempo di crisi di persone per bene disposte a metterci la faccia, stava mostrando di voler portare. Ma, più del commento dell’estensore dell’articolo, suonano significative le parole dell’avv. Di Biase, che parla anche di intimidazioni ricevute, nel comunicato diramato per gli organi di informazione: “Dopo questo periodo di assordante silenzio e rifacendomi al mio precedente comunicato stampa del 19 febbraio u.s., -esordisce Di Biase- continuo a rimarcare che “non intendo sottostare alle logiche politiche, le quali sono ben lontane dal mio mondo”. Ebbene, prendo atto che è proprio quello che è accaduto in questi giorni! Le strumentalizzazioni, gli attacchi personali e le intimidazioni (neppure troppo velate), alle quali sono stato sottoposto, oltre che becere ed immotivate, vanno proprio nella direzione opposta rispetto a quanto mi auspicavo e sono il frutto dei quei giochetti della politica dai quali rifuggo e dai quali mi tengo ben lontano. Inoltre, non va sottaciuto che il progetto propostomi, sin dall’inizio, era stato supportato da due forze politiche ma, come si evince dall’evolversi degli eventi, tale progetto volto al rinnovamento è venuto meno, a causa delle ingerenze (queste sì) provenienti da sfere superiori, le quali hanno (di fatto) impedito la prosecuzione del progetto stesso. Appare evidente che il progetto, ad oggi, risulterebbe monco rispetto a quanto prospettatomi. La situazione che si è venuta a creare, ovvero la spaccatura di un intero fronte, con il successivo appiattimento della mia candidatura su un solo partito, è una cosa che non posso accettare, nè tollero in alcun modo di essere etichettato come persona indicata, nominata o investita da alcuni e non condivisa, ovvero il burattino nelle mani di presunti burattinai. Non sono il burattino di nessuno e non ho alcun interesse personale rispetto alla politica, contrariamente ad altri che mi hanno additato. In questo breve periodo ho compreso che la politica probabilmente non fa parte del mio DNA e, pur ringraziando tutti coloro che mi sono stati vicini in questo mio breve “affaccio” sulla scena politica e che mi hanno sostenuto, ritengo di dover fare un passo indietro rispetto alla proposta di candidatura e di tornare alla mia vita di sempre, ovvero alla famiglia ed al lavoro. Mi auguro, da cittadino, -conclude l’avv. Di Biase- che il progetto volto al rinnovamento possa, in qualche modo, continuare e che il prossimo Sindaco di Itri sia all’altezza del difficile compito che andrà a svolgere e che il suo fine sia esclusivamente il bene della nostra città”.