Le antiche e gloriose “Terre del Vino Cecubo” daranno ufficialmente il benvenuto ai visitatori. E’ di questi giorni l’installazione di una specifica segnaletica all’entrata della Città di ITRI che rievoca proprio la storia di quei luoghi resi famosi dalla produzione del celebre Vino Cecubo reputato uno dei migliori già ai tempi dell’antica Roma.
Il simbolo di un grappolo d’uva e di un capitello simboleggiano l’inscindibile rapporto tra agricoltura e storicità dei luoghi.
Posta sulla Via Appia la cartellonistica è anche un tributo al costruttore della Regina Viarum da cui molto probabilmente prese il nome il prezioso nettare.
Appio Claudio Cieco (340-273 a.C.) durante la costruzione della strada si fermò nelle campagne poste tra Itri, Fondi e Sperlonga e bevve questo vino che per le caratteristiche suscitò subito un grande interesse. Venne immediatamente portato nei banchetti della Roma Imperiale e il nome “Cecubo” (in latino “Caecubum”) e della omonima zona poi conosciuta come “Ager Caecubum” (Agro del Cecubo) deriverebbe proprio dal suo scopritore, il Cieco (caecus) che beve (bibendum).
Una schiera di poeti latini osannarono in seguito le produzioni del Cecubo riconoscendone le grandi qualità. Orazio, Columella, Plinio il Vecchio e Marziale tra i tanti “fan” che hanno descritto luoghi e aneddoti legati a questo vino.
Molte sono le mappe storiche che individuano il Cecubo come area di produzione tra cui spicca sicuramente la cinquecentesca mappa del Lazio presso il Corridoio delle Carte Geografiche in Vaticano.
Le uve del Vino Cecubo sono poi quelle autoctone della zona tra cui la “Serpe” e “Abbuoto” che stanno meritando importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale.
La grande attenzione di Itri per la viticoltura è rappresentata anche dagli antichi Statuti (1406-1523) che tutelavano le pratiche agricole e i vigneti di queste zone.
Oggi l’interprete di questo vino è l’enologo Chiara Fabietti che oltre alla produzione di vino presso l’Azienda Agricola Monti Cecubi, è dedita alla continua ricerca storica in collaborazione con le istituzioni locali per una generale valorizzazione del territorio e del turismo enogastronomico.
Come da tradizione millennaria le “Terre del Vino Cecubo” saluteranno i viaggiatori di oggi … brindando alla rigogliosità di un meraviglioso territorio già reso celebre da un altro prodotto orgogliosamente autoctono: l’Oliva Itrana.
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