Un bilancio parziale della stagione appena terminata viene dal gruppo civico Itrincontatto, attivo da più di cinque anni nella cittadina pontina. “La crisi politica che ha travolto Itri ha rappresentato il colpo di grazia per una città già in grande difficoltà per mancanza di lungimiranza politica, di politiche volte a promuovere l’imprenditoria, il turismo, la vivibilità del nostro paese. Itri merita tutto questo?”, si chiede il gruppo civico in vista della tornata elettorale del 3 e 4 ottobre. Per mantenere fede al proprio impegno di osservatorio speciale del territorio e di pungolo, Itrincontatto propone alcune idee per ricostruire Itri, idee che sono state al centro di tante battaglie portate avanti dal gruppo civico in questi anni: “Innanzitutto potenziamento del CUP con creazione di un vero e proprio ambulatorio per una medicina di prossimità, come proponiamo da tempo. Itri ha bisogno di un presidio sanitario aperto h24 con una ambulanza in grado di trasferire i pazienti al più vicino ospedale, in caso di emergenza. Questo sarà possibile con il coinvolgimento dei medici di medicina generale e di giovani medici ed infermieri riuniti in cooperative che con il supporto del Comune possano mettersi a disposizione della comunità; creazione di un circuito turistico che ponga Itri al fianco e non alle spalle delle località balneari del Golfo, con valorizzazione del turismo rurale nelle nostre aree verdi e nei parchi, del turismo religioso con tappa presso il nostro Santuario della Madonna della Civita; potenziamento dell’Istituto Agrario e di un polo formativo che consenta ai diplomati un percorso aggiuntivo e specialistico, anche creando ad Itri una sezione distaccata di una facoltà di agraria; apertura dei monumenti da affidare ad una associazione o cooperativa di giovani che si occupi di manutenzione e valorizzazione dei siti collaborando con i tour operator”. Un notevole flusso turistico quest’anno ha coinvolto anche i borghi collinari, conseguenza della crisi sanitaria che ha spinto i turisti a scegliere un turismo sostenibile, a misura d’uomo. Purtroppo ad Itri è saltata all’occhio la chiusura del Castello medievale, uno dei monumenti più belli del centro Italia: “All’ingresso del sito storico un cartello comunica che il castello è chiuso temporaneamente. Ci sembra assurdo che in piena estate, nel momento in cui tutte le città limitrofe si stanno adoperando per rilanciare il turismo, la nostra città debba presentarsi impreparata all’accoglienza”, dichiarano i promotori di Itrincontatto che ritiene fondamentale una nuova classe dirigente, composta da volti nuovi, da giovani che amano la propria terra, persone che non siano soltanto nomi che coprono altri nomi, ma autentici fautori di un cambiamento, una squadra di governo in grado di aprire le porte all’intera comunità, svincolata da faide di partito e conflitti: “In generale, occorrono politiche attive per il lavoro, intercettando i fondi del PNRR, ma prima di qualunque azione, la cittadinanza ha bisogno di una iniezione di ottimismo, fiducia, concretezza per uscire da una crisi che ha messo a dura prova ciascuno di noi”, conclude il gruppo civico in una nota.
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