facciamo seguito all’incontro del 31 gennaio u.s. per rinnovarLe i nostri ringraziamenti per l’atteggiamento di ascolto dimostratoci e per l’attenzione alle nostre argomentazioni. Le riflessioni che le sottoponiamo siamo sicuri La conforteranno per riesaminare con maggior pacatezza e con cognizione di causa la decisione assunta dalla Amministrazione Comunale di Itri di spostare il mercato settimanale dall’attuale sito alla nuova area in Località Giovenco e Piazzale dei Carabinieri.
PREMESSA
Il mercato settimanale nell’attuale sito, ovvero nelle strade e nelle piazze interne al tessuto urbano del Centro Storico di Itri è un fattore di aggregazione ed un attrattore di flussi commerciali di cui beneficiano anche le attività commerciali ed i pubblici esercizi situati nelle vicinanze del mercato e nelle strade contigue.
Il mercato è di per se, storicamente, un luogo di incontro ove si sviluppano le relazioni sociali e umane delle persone. E’ quindi uno dei principali luoghi ove si svolge la vita del paese e contribuisce al suo sviluppo socio economico.
Il mercato, nella sua connotazione, è si luogo di commercio e di scambio – che risponde alle esigenze di una utenza dal reddito medio/basso – ma è soprattutto un fattore che caratterizza con i suoi rumori, con il suo vociare, con le proposte di vendita, la presenza nel paese.
Certo, una presenza ingombrante, che può determina qualche disagio ma che crea tante ricadute positive sia in termini economici che in termini sociali per la vita stessa delle persone poiché contribuisce allo sviluppo delle relazioni e, come detto, alla loro vita.
Già queste ragioni di ordine generale potrebbero indurre ad una ponderata riflessione circa lo spostamento in un’area lontana dal centro storico del paese e difficilmente raggiungibile a piedi dalle persone avanti con l’età.
Uno spostamento che creerà sicuri disagi alle persone e che al contempo determinerà danni certi a circa 70 imprese ambulanti che frequentano il mercato di Itri e che traggono anche da questo mercato la fonte di sussistenza per le loro famiglie e per le loro attività.
Dunque lo spostamento del mercato e dei flussi oltre a creare ripercussioni negative e dirette sugli operatori del mercato in conseguenza della perdita di attrattività e dello sviamento della clientela – produrrà un inevitabile calo delle vendite anche nel tessuto commerciale in sede fissa del Paese ed un abbassamento delle relazioni sociali stesse.
Si dice: ma si tratta di circa 500 metri dall’attuale sito. Ebbene le recenti esperienze di Terracina ci dimostrano che anche lo spostamento del mercato settimanale di circa 500 metri sulla stessa strada, in Viale Europa, hanno prodotto un danno enorme ed irreparabile ad uno dei più grandi mercati della nostra Provincia.
Le esperienze di quelli di Fondi e di Formia (il Giovedi) – posti all’esterno del tessuto urbano delle città in aree di mercato chiuse – dimostrano il loro sostanziale fallimento se è vero, come è vero, che sono circa 30 (dunque il 10/20 %) gli operatori che hanno abbandonato definitivamente i mercati.
LO SPOSTAMENTO DEL MERCATO IN UN’ALTRA AREA E’ INEVITABILE?
Sebbene siano stati più volte enunciati e declamati presunti motivi di “viabilità, ed alla pubblica incolumità, nonché i profili igienico-sanitari” (sic. Verbale Conferenza dei Servizi del 28/11/2016) non risulta agli atti che nessun Organo di controllo abbia mai sollevato formalmente una questione attinente la pubblica incolumità o profili igienico-sanitari.
E la vicinanza del mercato ad un plesso scolastico non è un fattore di per sé di criticità atteso che la Piazza ove è situata la scuola è ingombrata da un solo posteggio del mercato e la strada per accedere alla Scuola NON E’ OCCUPATA DA BANCHI DI VENDITA.
Dunque la scuola è raggiungibile e non vi sono fattori ostativi all’accesso, anche con le auto, nonostante la presenza del mercato.
Circa i motivi di viabilità parliamo di alcune strade che vengo sottratte al transito veicolare soltanto per 7 ore settimanalmente.
Anche in questo caso, quindi, non vi è un motivo ostativo permanente al transito delle auto, tant’è che non vi è mai stata alcuna lamentela da parte dei cittadini per la circolazione alternativa che si realizza soltanto il venerdi mattina.
I motivi di sicurezza e di accessibilità di una eventuale ambulanza sono sicuramente garantiti poiché l’area del mercato è facilmente raggiungibile in ogni lato con i mezzi di intervento, ove mai ve ne fosse la necessità.
D’altro canto non risulta che una ambulanza non possa intervenire a distanza di massimo 10/20 metri dal luogo di un eventuale sinistro e quindi permettere agli operatori sanitari di intervenire in soccorso dell’incidentato con una barella. Tale procedura è prevista e praticata in ogni tragica occasione di interventi di soccorso.
Tuttavia l’attuale sito ove si svolge il mercato settimanale di Itri è sicuramente migliorabile e gli operatori sono senz’altro disponibili a ragionare per innalzare ulteriormente il soddisfacimento degli standard di sicurezza.
Circa i motivi igienico sanitari non sono riscontrabili fattori di criticità tant’è che mai la ASL ha fatto obiezioni sulla area ove si svolge l’attività di commercio dei prodotti alimentari.
Sono pertanto superabili tutti i presunti motivi, genericamente posti, alla base dello spostamento del mercato.
I MOTIVI DI MERITO CONTRO LO SPOSTAMENTO DEL MERCATO
Sono molteplici i motivi di merito che dovrebbero indurre l’Amministrazione Comunale a motivare una immediata sospensione delle Procedure di Assegnazione dei Posteggi ed a rivedere la decisione dello spostamento.
Essi riguardano:
1. L’area del mercato
2. Il plateatico del mercato e le dimensioni dei Posteggi
3. I criteri di definizione della Graduatoria
1. L’AREA DEL MERCATO
L’Area del Mercato non soddisfa le esigenze dei consumatori e dei commercianti stante la divisione dei settori. L’alimentare in Piazza dei Carabinieri e il settore non alimentare in Località Giovenco.
Il frazionamento dei settori depotenzia complessivamente il mercato in quanto diminuisce l’assortimento complessivo delle merci.
La distanza tra le due aree è un ulteriore fattore di criticità che creerà un sicuro danno in particolare agli operatori del settore non alimentare, posto a circa 200 metri dal settore alimentare ed inoltre al termine di una strada in salita.
Risulta inoltre incomprensibile il fatto che siano stati inseriti insieme al settore alimentare anche alcuni operatori del settore non alimentare che commerciano casalinghi ecc.
Ciò contribuisce ad un ulteriore depotenziamento del settore non alimentare ove si commerciano abiti, calzature, biancheria intima ecc.
D’altro canto anche gli operatori del settore alimentare saranno penalizzati dalla non omogeneità e contiguità con l’altro settore merceologico.
2 . IL PLATEATICO DEL MERCATO E LE DIMENSIONI DEI POSTEGGI
E’ incomprensibile, e segno di non adeguata competenza nelle procedure di spostamento dei mercati, la decisione di aver distribuito la superficie di vendita del mercato nei due settori merceologici avendo fatto profonde differenze di metri quadri tra posteggi e posteggi.
Ciò, oltre che creare una disparità di trattamento tra operatori determina un FATTORE CONDIZIONANTE che non garantisce la libera scelta della posizione nel plateatico del mercato e stravolge quindi l’anzianità di scelta stabilita nella graduatoria.
E’ incomprensibile inoltre che siano stati graficizzati posteggi di dimensioni inferiori a quanto stabilito dal Regolamento Programmatico per il Commercio su Aree Pubbliche (Delibera Consiglio Regionale del Lazio 19.2.2001 n. 139) punto 5.3 dove è stato stabilito che la superficie minima utile per ogni posteggio nei mercati a cadenza settimanale non può essere inferiore a mq. 30.
Ebbene almeno 7 posteggi sono inferiori alle dimensioni minime stabilite dalla Regione Lazio:
– i posteggi n. 2, 11, 13, 14 e 17 nell’allegato B del settore alimentare e non alimentare;
– i posteggi n. 6 e 24 nell’allegato A del settore non alimentare.
3.I CRITERI DI DEFINIZIONE DELLA GRADUATORIA DI ANZIANITA’
In via preliminare va osservato che i criteri adottati dal Comune di Itri per la redazione della Graduatoria ledono i diritti di anzianità di frequenza di tutti gli operatori in quanto fanno riferimento ad Atti che sono di fatto sospesi a seguito della entrata in vigore del Decreto Legge n. 244/2016, art. 6 comma 8, pubblicato sulla G. U DEL 30.12.2016, cosiddetto Milleproroghe.
Alcuni degli atti richiamati nella Determina Dirigenziale n. 5 del 20.01.2017 per la Definizione dei Criteri sono stati addirittura contestati dalla Corte Costituzionale (Sentenza n. 245 del 24.10.2013) e dal Ministero dello Sviluppo Economico con la Risoluzione n. 6591 del 16.1.2014.
Inoltre quei criteri si riferiscono al caso di “DOMANDE CONCORRENTI”, dunque alle selezioni, o Bandi, previsti dal D. Lgs. n. 59/2010 s.m.i. e dalla Intesa Stato Regioni del 5.7.2012.
Ma qui non siamo davanti alle selezioni o bandi per le Domande Concorrenti per l’Assegnazione dei Posteggi, ma ad una graduatoria per l’Assegnazione di Posteggi in un mercato già istituito e che viene trasferito in un’altra sede.
In questo caso sono tutt’ora vigenti ed esplicano i loro effetti normativi le procedure stabilite dalla Regione Lazio per la redazione della graduatoria e per i criteri da adottare.
Pertanto il Comune di Itri, nella redazione della graduatoria di anzianità di ogni singolo operatore non poteva ignorare i criteri stabiliti dal Documento Programmatico per il Commercio su Aree Pubbliche, art. 5.4 e le disposizioni previste dalla Legge Regionale n. 33/1999 s.m.i. art. 41 comma 2.
La anzianità di frequenza, ovvero la storicità di ogni singolo operatore e di ogni singola autorizzazione connessa ad ogni singolo posteggio, sono salvaguardati proprio dalla L. R. n. 33/1999 s.m.i. all’art. 45 comma 7.
In ultimo giova ricordare che i criteri adottati dal Comune di Itri per la redazione della Graduatoria sono stati oggetto di formale contestazione da parte della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato con atto prot. n. 0078725 del 15.12.2016.
CONCLUSIONI
Come si evince siamo davanti ad una congerie di problematiche che possono ben motivare la adozione di un atto urgente in autotutela di sospensione e rinvio delle procedure di scelta dei posteggi, già fissate nei giorni 15, 16 e 17 febbraio pp.vv., e persino la revoca della Determina Dirigenziale per un riesame complessivo della decisione in merito allo spostamento del mercato dall’attuale sito.
Confidando in una attenta valutazione da parte Sua e della Amministrazione Comunale si resta in attesa di un cortese, urgente, riscontro.
Il PresidenteIl Segretario Generale
Antonio Di CiaccioMarrigo Rosato
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