Si è conclusa la seconda edizione di Janara Horror Fest, svoltasi a Formia presso la Biblioteca Comunale “Ten. Filippo Testa” dal 10 al 12 Dicembre 2019. Tre giorni dedicati al fantastico tra cinema, letteratura, fumetti e tradizioni popolari. Giovedì scorso sono stati proiettati i dieci cortometraggi finalisti, italiani e stranieri, e assegnati i premi dalla giuria presieduta dal regista Luigi Parisi e dai critici cinematografici Roberto Donati e Alessandro Izzi. Ha trionfato il corto “Sulla Soglia” di Riccardo Festa, che si è aggiudicato due premi: il miglior cortometraggio italiano e il premio del pubblico. Per gli internazionali ha vinto “Swipe” di Niels Bourgonje, nazione Olanda.
L’evento è stato organizzato dall’Associazione Culturale “Il Sogno di Ulisse”, con il patrocinio del Comune di Formia e della Fedic – Federazione Italiana Cineclub, a ingresso gratuito. In questi tre giorni si sono svolti diversi appuntamenti: l’evento speciale della proiezione del documentario “Fulci For Fake” di Simone Scafidi, prodotto dalla Paguro Film e presentato alla 76^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il primo biopic sul regista Lucio Fulci, autore di pellicole divenute veri e propri cult come “Zombi 2”, “Sette note in nero” e “L’Aldilà”. Un film – con un interprete d’eccezione come Nicola Nocella – che indaga l’uomo e i suoi film attraverso materiali inediti.
E ancora il convegno sul “Mito di Dracula” durante il quale è stato presentato il libro “Il mito di Dracula. Dall’oscurità delle origini, ai meandri dell’inconscio al buio della sala cinematografica” di Edvige Gioa (Ali Ribelli, 2018). Un saggio che rilegge il vampirismo in una chiave nuova e completa, analizzandolo dal punto di vista storico, antropologico, religioso e psicoanalitico. Sono stati anche proiettati diversi spezzoni di film tratti dal “Dracula” di Bram Stoker con l’introduzione critica del giornalista Giuseppe Mallozzi.
La strage di Columbine, a vent’anni di distanza, è stata al centro della presentazione del libro “Araldi del Male” dello psicoterapeuta Fabrizio Mignacca (Ali Ribelli, 2019), con la presenza della criminologa Immacolata Giuliani. Un volume che, attraverso la ricostruzione dei fatti e delle cause, prova a illustrare le radici della paura del terzo millennio, scoprendone totem e tabù alla ricerca di un senso a questi ultimi 20 anni.