Jazz tra radici e contemporaneità in uno scenario mozzafiato a picco sul mare: torna Gaeta Jazz Festival

Tra templi neogotici, spiagge dorate e terrazze vista golfo si plasmerà la nuova edizione del festival: James Senese, Yussef Dayes, Nu Guinea, Andrea Molinari con Logan Richardson, Gabriele Poso e Patrick Gibin

Altri ospiti verranno annunciati nei prossimi giorni

Organizza Armonia- International Foundation of Arts- Patrocinio Comune di Gaeta e Scuola Nautica Guardia di Finanza

Quattro serate e sei performance che raccontano tradizione e nuove traiettorie del jazz; il Golfo di Gaeta, tra i più suggestivi dell’intera Penisola: ecco l’XI^ edizione del Gaeta Jazz Festival, in programma dal 19 al 22 luglio a Gaeta, che prosegue il percorso di rinnovamento inaugurato nel 2017 in occasione del decennale e guarda, ancora una volta con entusiasmo, alle musiche ibride e ai linguaggi del jazz contemporaneo.

La serata di anteprima si terrà Lunedì 16 Luglio al Molo Sanità con il live degli HIC.

Questi gli artisti finora annunciati per l’edizione 2018: James Senese, Yussef Dayes, Nu Guinea, Andrea Molinari “51” featuring Logan Richardson, Gabriele Poso, Patrick Gibin.

Si parte giovedì 19 luglio sul Sagrato della Chiesa di San Francesco, scrigno neogotico sul versante del monte Orlando che regala una vista straordinaria, abbracciando l’intero golfo e dominando il centro storico medioevale della città. In scena il quintetto di Andrea Molinari con Logan Richardson, incontro tra quattro italiani – tra i più talentuosi della loro generazione – e il geniale sassofonista del Missouri, che vanta un curriculum stellare tra cui la pubblicazione dell’album “Shift” sull’iconica Blue Note Records. “51” è un progetto tra sperimentazione e tradizione secolare d’oltreoceano, che riunisce Molinari alla chitarra, Enrico Zanisi al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso, Enrico Morello alla batteria e, ovviamente, Richardson al sax alto.

Venerdì 20 luglio appuntamento col ritmo e le sue infinite declinazioni. Sulla terrazza borbonica di Punta Stendardo, a due passi dal Castello Angioino-Aragonese, sempre nel centro storico Sant’Erasmo, si alterneranno Gabriele Poso, polistrumentista e virtuoso delle percussioni stimato da Gilles Peterson, già collaboratore di Osunlade, direttore della Yoruba Sound Orchestra e fresco di release su BBE Records, e Yussef Dayes, batterista dalle infinite possibilità, coprotagonista del progetto Yussef Kamaal e autentico detonatore del movimento londinese che sta riscrivendo le regole d’ingaggio del jazz, riportandolo alla sua essenza rituale, scardinandone gli stilemi e ibridandolo con funk, hip hop, house e avanguardie elettroniche.

Sabato 21 luglio, ancora una volta sulla terrazza borbonica di Punta Stendardo, si celebra l’amore per le musiche partenopee: aprirà le danze il duo Nu Guinea – Lucio Aquilina e Massimo Di Lena – tra i più validi rappresentanti del “Napoli sound” con un album, “Nuova Napoli”, capace di riaccendere la scintilla del groove che dal Golfo guarda ai club di mezzo mondo. A seguire, uno dei più autentici e originali protagonisti della Napoli più internazionale: James Senese. Il sassofonista di Miano è storia della musica già col progetto Napoli Centrale, colonna portante di un suono unico che riuscì a connettere Mediterraneo e Stati Uniti, Vesuvio e John Coltrane, tradizione nera e melodia nostrana. In contemporanea, Patrick Gibin farà girare i piatti sulla terrazza Aurora. Dj resident del Roots, il producer italo-britannico ha conquistato con il suo “Black aroma” mostri sacri del clubbing come Theo Parrish e ha collaborato con Kaidi Tatham, Marcellus Pittman e Volcov.

Chiuderà la quattro giorni domenica 22 luglio il beach stage targato Soundreef al lido Palm Beach, sulle spiagge dorate di Serapo, con tanti ospiti che verranno svelati nelle prossime settimane.

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