Kurt Cobain: la morte dell’angelo di Seattle

kurt cobainil 5 Aprile ricorre la morte di Kurt Donald Cobain, frontman dei Nirvana. Cobain ha formato la band nel 1987 con Krist Novoselic. In due anni la band divenne uno dei gruppi leader della scena rock/grunge statunitense. Nel 1991, l’uscita del singolo “Smells Like Teen Spirit” segnò l’inizio di una nuova generazione. I media musicali avrebbero infatti conferito a quel brano il titolo di inno di una generazione e, con esso, a Cobain l’appellativo di portavoce della generazione X. Negli ultimi anni della sua vita, Cobain ha lottato contro la dipendenza dall’eroina e le pressioni dei media su di lui e sulla moglie Courtney Love, da cui ha avuto una figlia di nome Frances Bean. L’8 aprile 1994 venne trovato morto nella sua casa di Seattle, suicidatosi con un colpo di fucile. Negli anni seguenti si è tuttavia sviluppato un acceso dibattito riguardo alle cause della sua morte. Il personaggio di Cobain è diventato un’icona vera e propria fra i giovani di ormai quasi due generazioni, a tal punto da influenzare ancora oggi sia la musica che la cultura giovanile. A Cobain non piaceva che ci si riferisse a lui come con Bob Dylan, definendolo “il portavoce di una nuova generazione”, (nel caso di Cobain, la generazione X), ma ottenne ugualmente tale titolo. Secondo la rivista Rolling Stone, nonostante la sua breve vita, Kurt Cobain è stato il miglior artista degli anni novanta. È stato inoltre inserito al 45º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone e al 73º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone. Cobain è stato introdotto, insieme agli altri membri dei Nirvana, Krist Novoselic e Dave Grohl, nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2014, il primo anno in cui erano eleggibili.

 

 

A cura di Luigi Marcelli

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