“L’8 Marzo a teatro”: questo è l’invito delle consigliere dell’Ipab SS. Annunziata Fulvia Frallicciardi, Luisa Filomeno e Patrizia Barchi. “ Il teatro è libertà, parità, democrazia , emancipazione. Invitiamo tutte le donne a festeggiare questa ricorrenza a teatro”.
Sabato 8 marzo, infatti, è in programma presso il Teatro Remigio Paone alle 20:30 lo spettacolo “Enrico IV” del teatro Abeliano con l’interpretazione e la regia del grande Antonio Salines. L’evento rientra nella stazione “Senza Sipario” promossa dal Teatro Bertolt Brecht in collaborazione con l’Ipab SS. Annunziata e la Fondazione Alzaia all’ interno del cartellone dei Teatri Riuniti del golfo.
L’Ipab per l’occasione ha invitato alla serata le volontarie che da anni gestiscono il Centro LILITH di Latina che accoglie donne vittime di violenza.
Il Centro donna Lilith è, infatti, un’associazione di volontariato che opera sul territorio comunale e provinciale fin dal 1986, iscritta agli Albi del Volontariato della Regione Lazio e del Comune di Latina, aderisce alla Rete nazionale delle Case delle Donne e dei Centri d Accoglienza fin dai primi Anni Novanta, socie fondatrici dell’ Associazione Nazionale D.i.Re. – Donne in Rete contro la violenza onlus, che raccoglie le esperienze di 52 tra centri antiviolenza e case rifugio operanti sul territorio nazionale.
L’Associazione ha tra gli scopi essenziali la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne ed i minori, la prevenzione e lotta alla violenza di genere, dentro e fuori la famiglia, promuovendo e attuando iniziative e progetti.
L’ attività principale del CENTRO DONNA LILITH ONLUS è, infatti, il Centro di accoglienza per donne in temporanea difficoltà, avviata nel Febbraio del 1991.
Le operatrici di accoglienza, tutte socie volontarie, si alternano secondo una cadenza di 5 giorni a settimana, con turni antimeridiani e/o pomeridiani di 3 ore al giorno e che impegnano non meno di due operatrici per turno.
“E’ un grande piacere ed onore per noi avere tra il pubblico degli esempi di donne che gratuitamente da anni si spendono per altre donne. Non c’è modo migliore per rendere omaggio all’8 Marzo”, affermano le consigliere dell’Ipab.