Di Orazio Ruggieri.
Lunedì al “San Benedetto” di Borgo Piave la prima visione del cortometraggio “L’albero di Ricino”. La meravigliosa esperienza didattica che ha portato gli alunni, fuori dalle aule, a incontrare pionieri, discendenti e testimoni diretti e storici della Bonifica pontina.
LATINA – Lunedì 16 ottobre, alle ore 09,30, nell’aula magna dell’Istituto “San Benedetto” di Borgo Piave, si terrà la prima proiezione del cortometraggio “L’albero di ricino”, prodotto dalla stessa scuola e dall’associazione Valdrada. Il filmato è stato realizzato dagli studenti dello storico Istituto in collaborazione con i loro coetanei del Liceo Artistico di Rieti ed è ispirato alle vicende dei coloni veneti e friulani che, dopo la bonifica, hanno reso fertili le terre della pianura pontina. “Il lavoro –sottolinea nella nota il prof. Giovanni Strvato, responsabile per la Comunicazione del “San Benedetto” e uno dei principali curatori della specifica produzione documentativa- fa il parallelo tra i sacrifici delle popolazioni dell’Italia centrale impegnate in una difficile ricostruzione dopo il sisma dello scorso anno e quelli dei coloni provenienti dalle regioni del Nordest che, negli anni Trenta del secolo scorso, si sono stabiliti nell’Agro pontino. Il lavoro parte dalle testimonianze della gente del reatino e si sviluppa, con la mediazione degli studenti del “San Benedetto”, attraverso il racconto di Bruna Castello, cento anni compiuti ad agosto, e dello scrittore, Premio ”Strega”, Antonio Pennacchi. Entrambi lanciano ai giovani un messaggio di speranza: “Nella vita ti auguro di essere tenace come la pianta del ricino” dice Nonna Bruna mentre regala alcuni semi al suo giovane intervistatore. “Ricordatevi sempre che il meglio deve ancora venire, e che il domani sarà sempre meglio del passato” raccomanda Pennacchi. La sceneggiatura dell’Albero di ricino, scritta dagli studenti dell’Istituto di Borgo Piave, ha vinto il premio regionale “Clip&Corti” 2016, consistente proprio nella produzione del cortometraggio, le cui scene sono state girate la primavera scorsa ad Amatrice e Latina”. Tra le altre è annunciata la presenza alla presentazione del regista Maurizio Rossi, dello scrittore Antonio Pennacchi, già incontrato dagli alunni in un bar di via Friuli, a Latina, del Presidente della Provincia, Eleonora Della Penna, del sindaco di Latina, Damiano Coletta, e del suo collega di Amatrice, Sergio Pirozzi. “Ho seguito con attenzione il lavoro dei ragazzi e dei docenti referenti – fa sapere il dirigente scolastico del ‘San Benedetto’ Vincenzo Lifranchi – e mi sono congratulato con loro per l’apprezzabile lavoro svolto e per il riconoscimento ottenuto. Sotto l’aspetto educativo voglio sottolineare, però, come sia più importante il percorso che la meta”. Entusiasta dell’esperienza anche il regista Maurizio Rossi, autore di molti dei reportage dei canali Rai sul terremoto nel Reatino: “Lavorare con gli studenti – dice – è sempre un’emozione. In questa occasione si sono trattati argomenti che i ragazzi hanno sentito profondamente. Questo li ha portati a seguire i miei consigli e soprattutto a descrivere le loro sensazioni in modo talmente intenso che mentre giravamo le scene, sentivamo i ricordi prendere forma. L’ idea di fondere le sensazioni del dramma del terremoto con la difficoltà della vita di inizio secolo scorso nell’Agro pontino ha raccontato le difficoltà e soprattutto la grande voglia di vivere e ricominciare può superare barriere che paiono insormontabili. Un’ esperienza da ricordare e raccontare”.
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