Per anni è stato il fustigatore delle carenze e delle operazioni poco chiare che hanno portato al depotenziamento delle strutture ospedaliere di Fondi, del distretto Centro (Terracina-Fondi) e della intera provincia.
Oggi, nelle vesti di rappresentante sindacale di CGIL FP del presidio Terracina-Fondi, torna sull’argomento, alla luce di una situazione che, dopo essere precipitata ulteriormente, ha toccato il fondo e rischia di assumere contorni tragici ogni giorno che passa.
Franco Addessi , con un duro comunicato firmato da lui e da Marco Coscia, segretario del comparto Cgil FP Latina-Frosinone, denuncia una situazione insostenibile che si registra nei presidi ospedalieri che vanno da Aprilia al Garigliano. Addessi punta il dito su “documentate situazioni la cui sempre più colpevole fase operativa, provocata dai vertici aziendali, potrebbe generare malaugurati e tragici fatti di malasanità”.
I due iniziano coll’enumerare “i casi di pensionamento che non hanno visto un ricambio operativo con nuove figure immesse nell’organico. Si va dalla fatiscenza numerica del personale di tanti reparti del “Santa Maria Goretti” a Latina, alle situazioni insostenibili dei nosocomi del sud della provincia.
Si evidenziano, tra gli altri casi, le situazioni del Pronto Soccorso al “San Giovanni di Dio” di Fondi, dove, a fronte dell’obbligo della presenza operativa di tre unità infermieristiche per turno, si registra la sola attività di due dipendenti, mancanza di figure di ausiliare; tutto questo in un contesto che vede, nel periodo estivo, l’entità numerica dei potenziali fruitori della struttura, enormemente accresciuta per via dell’assalto dei trecentomila turisti che, in tre mesi, fanno registrare la loro presenza sui 12 chilometri del litorale fondano.
A ciò va anche aggiunto il fatto che l’ospedale di via San Magno serve altre realtà comunali oltre Fondi, quali Monte San Biagio, Lenola, Sperlonga, Campodimele, molti pazienti di Itri e buona parte del comprensorio ciociaro della zona di Vallecorsa, Pastena, Pico, Castro de’ Volsci. Altra situazione da brivido è il <deserto> nell’organico del reparto di Cardiologia attivo nei due nosocomi di Terracina (“Alfredo Fiorini”) e di Fondi. A fronte di avvenuti pensionamenti, non sono stati sostituiti i medici che hanno maturato la quiescenza professionale. Soppressa anche la reperibilità notturna e festiva del tecnico di Laboratorio al “San Giovanni di Dio”. Si coglie, insomma, -dalle dichiarazioni di Addessi e di Coscia- l’idea che, passata l’estate il classico autunno caldo sindacale toccherà temperature tanto alte”.
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