La “Città della Nautica”, da semplice idea, diverrà presto realtà. Nei giorni scorsi, il progetto ha infatti ottenuto il visto definitivo da parte del Comitato Tecnico Regionale del Lazio e pertanto, ora, si può dare inizio all’iter per la pratica attuazione e la messa in cantiere dell’opera. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino, Avv. Salvatore Forte, il quale, nel ringraziare la Regione Lazio, i Comuni ed i soci aderenti all’Ente consortile per il costante supporto all’iniziativa, ha anche anticipato che il progetto verrà illustrato ufficialmente, nel corso del Med Blue Economy, organizzato dalla Cise ed in programma a Gaeta, dal 24 aprile al 1° maggio prossimi.
La “Cittadella del Mare” rappresenta la sintesi di un processo di pianificazione strategica delle attività produttive collegate allo sviluppo della portualità e della intermodalità nell’area del Golfo di Gaeta, con lo scopopreciso di favorire la presenza di imprenditoria pubblica e privata nei settori della cantieristica navale e della nautica da diporto, che costituiscono uno dei punti di forza dell’economia sud pontina, puntando alla realizzazione di una piattaforma logistica, con struttura intermodale, sulle aree di proprietà consortile, ubicate lungo la dorsale di Viviano, nel territorio del Comune di Gaeta.
Un’area di circa 200.000 mq. direttamente collegata al mare ed estremamente favorevole, per la sua stessa connotazione geografica, all’insediamento di attività produttive sul piano delle infrastrutture, dei servizi reali, dei collegamenti telematici e delle funzioni attrattive verso il settore turistico e che, oltretutto, presenta una serie di vantaggi, legati alla ottimale posizione baricentrica del Golfo di Gaeta nel bacino Mediterraneo, rispetto alle direttrici del traffico internazionale.
La “Cittadella del Mare” rappresenterà, quindi, un’opera fondamentale di snodo, dove verranno delocalizzati diversi servizi, a cominciare da due megaimpianti sportivi realizzati dal Comune di Gaeta, per proseguire con altri interventi che riguarderanno i Comuni di Itri e di Ventotene, entrambi partner del progetto, a differenza del Comune di Formia che non credette nella bontà dell’opera e non partecipò al progetto. Ma la disponibilità di spazio sarà ancora enorme, perché, nel quadro di un unico disegno strategico, finalizzato alla riqualificazione dell’intero Golfo, l’area in questione andrà a congiungersi con i terreni circostanti dov’è in atto un’opera di bonifica ambientale, a cominciare dal sito ex Eni, dove si è già provveduto alla demolizione di diversi serbatoi ed all’abbattimento della prima ciminiera, cui seguirà, a breve, la seconda. Ettari ed ettari di terreno, a disposizione del territorio, da destinare ad infrastrutture, accoglienza e servizi, impianti polivalenti ed attività turistiche, immaginate al servizio di una vasta area retroportuale in grado di offrire le necessarie opportunità alle esigenze dell’accresciuta movimentazione crocieristica e mercantile.
“Stiamo concretizzando un percorso ideato da tempo, ha sottolineato il Presidente del Cosind, Avv. Forte; un percorso che, inizialmente, poteva apparire folle, ma che oggi, grazie alla caparbietà ed al costante lavoro di tanti, stiamo portando a compimento. Occorre però ampliare la visuale anche al water-front gaetano e penso alla riqualificazione dell’intera area dell’ex Panapesca, dove sono già in atto i lavori di smantellamento dei vecchi fatiscenti stabili, per realizzare un nuovo moderno complesso che caratterizzerà l’ingresso della città di Gaeta e che dovrà andare, inevitabilmente, ad integrarsi con la bonifica dell’altro immobile attiguo che insiste sulla costa e per il cui recupero, assieme al Sindaco Mitrano, abbiamo già interessato il presidente dell’Autorità Portuale, Avv. Francesco di Majo”.
Promuovere l’Economia del Mare, conclude il Presidente Forte, “significa mettere in campo azioni di sistema e politiche industriali in grado di sostenere il territorio, valorizzandone le vocazioni, migliorando la qualità della vita dei cittadini, ponendo al centro la questione della tutela della salute e dell’ambiente e sostenendo l’internazionalizzazione delle imprese e dei processi economici”.
Un percorso che deve rappresentare non solo uno stimolo allo sviluppo locale, ma anche la possibilità di integrazione con altri poli della rete regionale, in una logica di interscambio con le aree metropolitane di Roma e di Napoli, per ridare slancio alle imprese, creare forza lavoro e risollevare la stagnante economia dell’intero comprensorio del Golfo.
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