Dopo la preziosa vittoria ottenuta in casa del Valmontone, la Fabiani Formia è pronta a tornare in campo per a tredicesima giornata del campionato di serie C. Ad incrociare la strada con quella della compagine formiana ci sarà l’Alfa Omega, formazione che occupa la parte centrale della graduatoria con un bottino di 12 punti frutto di sei successi e di cinque sconfitte. Una squadra, quella allenata da Daniele Tardiolo che fa del gruppo la sua arma migliore anche se non mancano, naturalmente, buone individualità come quella di Roberto Pallalardo (per lui una media punti di 18 a partita), di Simone di Pietro (ottimo realizzatore) e di Francesco Manziotti, quest’ultimo prezioso sia in fase realizzativi che ottimo rimbalzista. Inutile dire che in casa Fabiani c’è grande entusiasmo e grande euforia all’indomani del successo di Valmontone e della conquista della piazza d’onore; contro i romani i ragazzi formiani sono stati pressoché perfetti dal punto di vista dell’intensità, della brillantezza e soprattutto dell’approccio alla contesa. Una considerazione a parte merita la difesa, finita sotto accusa in più di una circostanza e che invece domenica scorsa ha fatto in pieno la sua parte. Del resto, ridurre giocatori come Afeltra ai minimi termini o consentire ad una squadra come il Valmontone di mettere a segno solo 72 punti in casa propria significa aver fatto in pieno il proprio dovere. Ma adesso l’importante è non scendere sul parquet con un atteggiamento sbagliato, ma avere la giusta determinazione e la giusta concentrazione per evitare pericolosi cali di tensione. Rispetto a qualche settimana fa coach Pennacchia ha dato alla squadra quella sicurezza e quella determinazione indispensabili per poter affrontare questo tipo di incontri e, soprattutto, ha dato alla squadra quella mentalità vincente che è elemento indispensabile per chi vuole ambire a traguardi importanti. Ultima considerazione sul particolare momento che sta vivendo la societò visto che la Fabiani, massima espressione dello sport formiano, una parte della storia sia sportiva che culturale della città, seconda in classifica in un campionato nazionale, vive il suo piccolo momento di gloria tra un pò di indifferenza e un po’ di freddezza da parte delle istituzioni, degli addetti ai lavori, degli operatori commerciali, degli stessi appassionati. Ed è davvero un peccato, anche perché gi sforzi (anche s soprattutto economici) andrebbero almeno ripagati non con la stessa moneta, ma almeno con un pizzico di riconoscenza.
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