di Krizia Celano
Mostra fotografica sabato 24 marzo dalle ore 19:00 alle 23:00 presso il portico della chiesa di Santa Maria
Maggiore di Itri, in concomitanza dell’evento comunale organizzato in onore di San Giuseppe.
Presentata in due parti, dalle lezioni di teoria alle molteplici uscite “en plein air”, la mostra ha come scopo non solo la realizzazione ultima dell’impegno tutto, ma soprattutto il dimostrare le bellezze del territorio.
Difatti, il tema della mostra è proprio la realtà che ci circonda nel nostro piccolo. “Sono state realizzate foto di Gaeta – raccontano i partecipanti – o di Itri stessa, fino a spingerci nelle zone più remote della riviera di Ulisse o dei monti Aurunci ognuna con una diversa tecnica insegnataci durante le lezioni. La bellezza della
fotografia sta nel viverla”.
Storia, arte e mito si compenetrano attraverso un racconto per immagini a cura del circolo fotografico F.2.8. Pro Loco Itri, che a breve inizierà la seconda stagione di lezioni (dal 26 marzo in poi).
“La bellezza delle mostre fotografiche – sostiene uno dei partecipanti – è quella di sapersi identificare nel soggetto che si sta osservando, se la foto è riuscita bene, chi la
guarda ricorderà sicuro qualcosa che lo ha colpito più di tutto”. Il qualcosa di cui si parla, citando il saggio di Barthes “la camera chiara” è definito in termini tecnici “punctum”, ovvero il punto preciso che ci colpisce e rende indimenticabile ciò che abbiamo visto, ma soprattutto lo differenzia dagli altri.
Inoltre, l’occhio della fotografia spesso è più profondo, poiché ci mostra una realtà nascosta, che ci fa pensare oltre, che ci fa riflettere e che ci educa. La società, allora dovrebbe sempre più impegnarsi per far rinsavire la fotografia, allo scopo di temperare la follia che minaccia di esplodere in faccia a chi la guarda.