Sarebbe potuto e sarebbe dovuto essere un pomeriggio di sport e solidarietà. Un pomeriggio di festa, a prescindere dal risultato della gara. E invece quello che rimane alla Lupo Rocco Gaeta, di ritorno dal PalAdua di Benevento, è tanto amaro in bocca. La splendida vittoria conquistata dalla squadra biancorossa è stata infatti “sporcata” dall’invasione di campo subito dopo il suono della sirena finale di alcuni tifosi sanniti, che hanno aggredito giocatori, allenatori e presidente (che era in panchina) gaetani, rei di aver chiamato un time out, considerato antisportivo, a 10’’ dal termine. Ma procediamo per gradi, soffermandoci innanzitutto sulla cronaca del match.
La formazione cara a patron Antetomaso era consapevole di dover sfoderare, oltre che tecnica e tattica, una prestazione di cuore di alto livello. Una prestazione di squadra, che potesse competere con quello spirito di gruppo che avrebbe sicuramente costituito il punto di forza dei padroni di casa, dopo la sciagura di cui erano rimasti vittime. Così è stato. Una prova corale che ha consentito al Gaeta di rimanere avanti per l’intero arco dell’incontro, eccezion fatta per i primi equilibrati minuti, in cui ognuno ha apportato il proprio contributo, sia in fase difensiva che offensiva, in qualunque ruolo sia stato chiamato in causa. Straordinario Emanuele Cienzo tra i pali, sia nel primo che nel secondo tempo, al ritorno in campo dopo l’infortunio; si conferma trascinatore Filic, ancora in doppia cifra a quota 11, così come si confermano i grintosi evergreen Marciano, secondo realizzatore dopo Filic, e Panariello; senza dimenticare il lavoro certosino dell’intera difesa, e il contributo di Onelli anche tra i pali, autore di due parate degne di nota.
Primi minuti, come dicevamo, in cui regna l’equilibrio, ad aprire le danze è Filic, al quale rispondono i fratelli Sangiuolo e Buonocore, top scorer tra i suoi con 9 reti, per il temporaneo 3-1. Ma a questo punto è Cienzo a salire in cattedra e, con l’aiuto di Filic e Lodato, la Lupo Rocco centra parità e sorpasso, 3-4 all’8’. Da questo momento in poi, il Benevento sarà sempre costretto all’inseguimento. L’avanzata dei pontini prosegue e Filic continua a superare il portiere avversario, tanto che al 20’ si raggiunge il +5, 5-10, grazie alla rete di Marciano. Pochi secondi più tardi, si verifica il primo episodio spiacevole: Cienzo viene colpito in pieno volto da distanza ravvicinata dal tiro di Petrychko, ed è costretto ad abbandonare il campo. La panchina gaetana esplode, gli arbitri sanzionano con un due minuti Medina per proteste, i laziali rimangono sprovvisti di portieri. Ad andare tra i pali è allora Onelli, che tra lo stupore del pubblico, riesce a proteggere la porta per ben due volte di seguito, consentendo ai suoi di restare col muso avanti. La partita inizia a scaldarsi, e al 27’, sull’8-13, i direttori di gara comminano a Lodato un rosso diretto, a causa di una difesa troppo aggressiva. Nonostante la difficoltà, si torna negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio, 10-14.
Alla ripresa delle ostilità, Cienzo riprende il proprio posto. I biancorossi tornano a correre, Filic c’è, Bufoli dall’ala ci mette lo zampino, si arriva al +6 del 7’, 13-19. Ma i campani non ci stanno e non mollano la presa, Petrychko e Buonocore tentano di accorciare le distanze e si avvicinano all’impresa prima al 19’, 18-21, poi al 22’, 20-22. La partita è riaperta. Al 24’ Buonocore conserva il -2, 21-23, convincendo coach Ciullo a chiamare il time out per impostare la nuova tattica. Gli effetti, però, non sono quelli sperati, perché Panariello e Ponticella firmano due reti fondamentali che accompagnano la squadra del Golfo verso la vittoria finale. Il rigore messo a segno da Petrychko accende solo per un attimo le speranze dei beneventani, subito spente dall’onnipresente Filic che con due sigilli chiude di fatto la contesa, rendendo vano l’ultimo gol di Buonocore, 23-27. I giochi sembrano chiusi, invece no. Perché a causa di un malinteso tra panchina gaetana e ufficiali di tavolo, con Onelli già entrato in campo, a 10’’ dalla sirena finale viene chiamato un time out. Il pubblico del PalAdua non la prende bene, interpretando questo gesto come una presa in giro. Le squadre ritornano a giocare, suona la sirena finale. E succede di tutto. Invasione di campo da parte di alcuni tifosi di casa, che aggrediscono giocatori, allenatori e presidente della Lupo Rocco. Scoppia un parapiglia, i tifosi si avventano soprattutto contro Onelli e patron Antetomaso, che cerca invano di spiegarsi, il tutto condito da fischi e insulti. La squadra si rifugia negli spogliatoi, presidente e dirigenti del Gaeta vengono fatti uscire scortati da dirigenti del Benevento, mentre patron La Peccerella fa entrare Onelli nella propria macchina e lo accompagna fuori dal palazzetto. Fortunatamente senza gravi conseguenze per nessuno.
Una brutta pagina per lo sport, una brutta pagina per la pallamano, soprattutto in una giornata in cui, a farla da padrona, doveva essere la solidarietà. Ed è davvero con spirito di solidarietà che la Lupo Rocco Gaeta si era recata a Benevento, cercando anche di stare vicina ai beneventani acquistando prodotti delle aziende in difficoltà in vendita al PalAdua.
Non si può giustificare la violenza, mai. Non si può giustificare la violenza nemmeno se la causa viene ricercata da un gesto interpretato antisportivo, ovvero chiamare un time out a pochi secondi dalla fine in vantaggio di quattro reti. E aver assistito a quelle scene ha fatto davvero un gran male dentro. Attendiamo in settimana il comunicato della Federazione e le eventuali decisioni e provvedimenti del Giudice Sportivo. Ma quello che rimane è davvero tanto amaro in bocca.
“Siamo stati molto bravi – ha commentato coach Onelli – a mantenere la calma durante l’intero arco della partita. Benevento veniva da un’ottima prestazione contro la Lazio e cercavano i tre punti dopo la sciagura che li aveva colpiti, dunque non era per nulla facile e proprio per questo sono punti che valgono il doppio. Ad ogni difficoltà abbiamo reagito con il gruppo e non ci siamo mai disuniti. Sul fine gara non voglio pronunciarmi, preferisco parlare solo di pallamano”.
Nelle prossime due settimane, la Lupo Rocco Gaeta potrà ricaricare le batterie, grazie allo stop del campionato per lasciare spazio agli impegni della Nazionale e al turno di riposo da osservare, e preparare al meglio la prossima sfida interna contro il Conversano, valida per l’ultima giornata del girone di andata, in programma sabato 21 novembre, al PalaSanPietro di Formia.
BENEVENTO – LUPO ROCCO GAETA 23 – 27 (p.t. 10 – 14)
BENEVENTO: Buonocore 9, Chiumento 2, Sangiuolo A. 2, Iannotti, Sangiuolo G. 3, Garofano, Castiello, De Nigris, De Luca, Addazio, Petryckho 6, Mascia 1, De Cristofaro, Calandrelli. All.: Giustino Ciullo
LUPO ROCCO GAETA: Medina, Cienzo, Filic 11, Ponticella 2, Marciano 4, Onelli, Panariello 3, La Monica, Lodato 1, Antetomaso 3, Bufoli 2, Ciccolella D., Macera, Deda 1. All.: Damiano Macera
ARBITRI: Simone – Monitillo
ESPULSO: al 27’pt Lodato (LRG)
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