La regista e giornalista di Gaeta Stefania Capobianco, premiata alla sede del Parlamento Europeo a Roma

Venerdì 9 Dicembre 2022 alle ore 15, presso la Sala Spazio Europa del Parlamento Europeo con sede a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del “Premio Culturale Internazionale Cartagine” giunto alla XXI edizione, durante la quale è stata premiata la regista cinematografica, scrittrice e giornalista originaria di Gaeta, Stefania Capobianco, per la sezione “Giornalismo, Arte e Cultura”.
Il “Premio Culturale Cartagine”, prestigioso riconoscimento destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia e all’estero, allo sviluppo della cultura in diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, rappresenta un ideale “Ponte di Cultura” tra i popoli che si affacciano sul “Mediterraneo.
Stefania Capobianco è stata premiata in virtù dei meriti acquisiti già a partire dal brillante percorso universitario, con il successivo consolidamento delle sue competenze professionali attraverso Master in Sceneggiatura Cinematografica e Marketing e Comunicazione, divenendo poi giornalista. Nella motivazione del conferimento di tale premio a Capobianco, emerge come le sue spiccate doti comunicative si riflettono nella sua scrittura, che nasce da uno sguardo acuto e critico del mondo, magistralmente permeato da una grande sensibilità artistica. “I suoi pezzi giornalistici, le sceneggiature dei suoi film e i suoi libri, riflettono la volontà di piantare dei semi che inducano alla riflessione fino a germogliare nella cultura verso cui ogni coscienza civile dovrebbe tendere”, recita ancora la pergamena donata alla Capobianco.
Grande traguardo quindi per la regista gaetana il cui nome si andrà ad aggiungere a quelli di altri illustri premiati che hanno ricevuto il premio nel corso degli anni, tra i quali Mario Luzi, Lucio Dalla, Corrado Calabrò, Giancarlo Fisichella, Antonio Banderas, Kofi Annan, Ennio Moricone, George Clooney, Lino Banfi, Mario Mariotti, Gianni Letta, Giulio Andreotti, Antonino Zichichi e molti altri

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