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Formia

L’abbraccio di Formia alla campionessa olimpica Sara Simeoni

Sono stati due giorni densi di emozioni, di “vecchi” amici che si rincontrano dopo tanto tempo, ma ancora più caloroso è stato l’abbraccio di Formia che ha accolto degnamente Sara Simeoni. Un luogo a lei caro, dove ha vissuto per un decennio e dove ha costruito le sue imprese più belle ed entusiasmanti grazie al suo grande spirito di sacrificio, determinazione e costanza. La campionessa olimpica del salto in alto a Mosca 1980, “l’atleta italiana del secolo”, è arrivata in città dove ha presentato ieri in una gremitissima Corte comunale il libro “Sara Simeoni: Una vita in Alto”, scritto insieme al giornalista e direttore ad interim di Rai Sport, Marco Franzelli. Un tour a tamburo battente in giro per l’Italia per far conoscere lo sport nelle scuole, presenziando alle diverse iniziative organizzate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sul territorio nazionale ed internazionale. Una figura iconica che è stata l’ospite d’onore dell’incontro al quale hanno presenziato diversi atleti, dirigenti, tecnici delle associazioni e società sportive, una folta rappresentanza della Formia Atletica Leggera Poligolfo – durante l’evento sono saliti sul palco per renderle il giusto omaggio i triplisti azzurrini Nicolò Cannavale e Claudia Tessitore – oltre alle tante persone che l’hanno fatta sentire di casa nei suoi dieci anni di residenza nel sud pontino.

In prima fila l’abbraccio commovente con il cavaliere Elio Papponetti, deus ex machina e creatore del celebre “Formia World Meeting” di atletica leggera, che ha ospitato in passato tanti campioni al Centro di Preparazione Olimpica “Bruno Zauli”. Il pomeriggio di festa è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Taddeo, che ha sposato in pieno l’iniziativa lanciata dall’Aps Il Poliedro Formia e dalla Formia Atletica Leggera Poligolfo.

“Sara Simeoni, oltre ad essere cittadina onoraria, è una vera beniamina della nostra città. La sua semplicità e il suo sorriso hanno permesso a noi tutti di farla sentire a casa nel suo periodo di splendore agonistico – ha sottolineato il sindaco Gianluca Taddeo, che ha donato alla campionessa una targa celebrativa – Lei ancora oggi lo racconta a tutto il mondo, e per questo Formia e i formiani le sono riconoscenti. Insieme ad altri campioni hanno scritto le pagine più belle, in particolare dell’atletica leggera, e il legame indissolubile che esiste da sempre tra Formia e il mondo dello sport è un’occasione ancora più importante per promuovere l’immagine della nostra città nel mondo”.

Tra gli aneddoti del passato raccontati da Sara Simeoni, accompagnata da Erminio Azzaro, ex saltatore in alto, che diventò prima il suo allenatore e poi suo marito, ci sono diverse curiosità: “Il segreto del successo non è da ricercare solo nella tecnica e nella condizione fisica, ma soprattutto nell’ambiente in cui vivi e ti alleni. Dopo i Giochi del 1976 decidemmo di lasciare Verona e di trasferirci alla Scuola di Formia voluta e intitolata a Bruno Zauli. Cosa offriva? Tutto. Era probabilmente la migliore d’Europa per posizione geografica, per attrezzature, soprattutto per la gente che la popolava e che amava l’atletica. Tutto era al massimo, dal settore sanitario, alla fisioterapia, dalla tecnica alla dirigenza”. “Dopo le gare – ha aggiunto – tornavo a Formia e con Erminio ci siamo comprati un motorino con cui percorrevamo tutto il lungomare. Era una vera e propria boccata di ossigeno. In questi due giorni (martedì la visita all’Istituto Alberghiero “A. Celletti” di Formia davanti a 250 alunni delle scuole del Golfo e nella mattinata di ieri la sosta al Cisternone Romano, il sito archeologico di pregio della città, dove erano presenti anche gli assessori Giovanni Valerio e Fabio Papa, oltre allo storico Raffaele Capolino. ndr) sono stata accolta benissimo, da tanti giovani e dagli studenti, dalla cittadinanza e dall’amministrazione. Perché qui mi sento a casa”.

L’evento alla Corte Comunale, durato due ore, che è stato presentato dalla giornalista Valeria D’Onofrio, ha ripercorso le vittorie più prestigiose (dall’oro olimpico di Mosca ‘80 ai due argenti sempre a cinque cerchi nel ‘76 e nell’84, al primato mondiale nel salto in alto, al successo nel campionato europeo nel ‘78) della campionessa azzurra, che il prossimo 19 aprile compirà 70 anni. Durante la proiezione delle immagini non sono mancate le sorprese con i saluti di Eddy Ottoz, Mogol, Sandra Dini, ma uno dei momenti più intensi è stata la consegna della pergamena “Una Sportiva per Formia nel Mondo”, una onorificenza che parte dalla proposta delle società sportive locali per rendere merito a chi, attraverso lo sport, favorisce la conoscenza della città di Formia nel mondo. E, nel ricevere la pergamena dal vice sindaco Giovanni Valerio, Sara si è commossa e non è riuscita a trattenere le lacrime. Alla fine la Simeoni si è intrattenuta per firmare le copie del suo libro e ha voluto ancora una volta ringraziare Formia e i formiani per l’accoglienza ricevuta. Un ritorno a casa festeggiato con successo e partecipazione che testimonia ancora una volta il legame inscindibile tra la città tirrenica e il mondo dello sport.

“Sara Simeoni, oltre ad essere cittadina onoraria, è una vera beniamina della nostra città. La sua semplicità e il suo sorriso hanno permesso a noi tutti di farla sentire a casa nel suo periodo di splendore agonistico – ha sottolineato il sindaco Gianluca Taddeo, che ha donato alla campionessa una targa celebrativa – Lei ancora oggi lo racconta a tutto il mondo, e per questo Formia e i formiani le sono riconoscenti. Insieme ad altri campioni hanno scritto le pagine più belle, in particolare dell’atletica leggera, e il legame indissolubile che esiste da sempre tra Formia e il mondo dello sport è un’occasione ancora più importante per promuovere l’immagine della nostra città nel mondo”.

Tra gli aneddoti del passato raccontati da Sara Simeoni, accompagnata da Erminio Azzaro, ex saltatore in alto, che diventò prima il suo allenatore e poi suo marito, ci sono diverse curiosità: “Il segreto del successo non è da ricercare solo nella tecnica e nella condizione fisica, ma soprattutto nell’ambiente in cui vivi e ti alleni. Dopo i Giochi del 1976 decidemmo di lasciare Verona e di trasferirci alla Scuola di Formia voluta e intitolata a Bruno Zauli. Cosa offriva? Tutto. Era probabilmente la migliore d’Europa per posizione geografica, per attrezzature, soprattutto per la gente che la popolava e che amava l’atletica. Tutto era al massimo, dal settore sanitario, alla fisioterapia, dalla tecnica alla dirigenza”. “Dopo le gare – ha aggiunto – tornavo a Formia e con Erminio ci siamo comprati un motorino con cui percorrevamo tutto il lungomare. Era una vera e propria boccata di ossigeno. In questi due giorni (martedì la visita all’Istituto Alberghiero “A. Celletti” di Formia davanti a 250 alunni delle scuole del Golfo e nella mattinata di ieri la sosta al Cisternone Romano, il sito archeologico di pregio della città, dove erano presenti anche gli assessori Giovanni Valerio e Fabio Papa, oltre allo storico Raffaele Capolino. ndr) sono stata accolta benissimo, da tanti giovani e dagli studenti, dalla cittadinanza e dall’amministrazione. Perché qui mi sento a casa”.

L’evento alla Corte Comunale, durato due ore, che è stato presentato dalla giornalista Valeria D’Onofrio, ha ripercorso le vittorie più prestigiose (dall’oro olimpico di Mosca ‘80 ai due argenti sempre a cinque cerchi nel ‘76 e nell’84, al primato mondiale nel salto in alto, al successo nel campionato europeo nel ‘78) della campionessa azzurra, che il prossimo 19 aprile compirà 70 anni. Durante la proiezione delle immagini non sono mancate le sorprese con i saluti di Eddy Ottoz, Mogol, Sandra Dini, ma uno dei momenti più intensi è stata la consegna della pergamena “Una Sportiva per Formia nel Mondo”, una onorificenza che parte dalla proposta delle società sportive locali per rendere merito a chi, attraverso lo sport, favorisce la conoscenza della città di Formia nel mondo. E, nel ricevere la pergamena dal vice sindaco Giovanni Valerio, Sara si è commossa e non è riuscita a trattenere le lacrime. Alla fine la Simeoni si è intrattenuta per firmare le copie del suo libro e ha voluto ancora una volta ringraziare Formia e i formiani per l’accoglienza ricevuta. Un ritorno a casa festeggiato con successo e partecipazione che testimonia ancora una volta il legame inscindibile tra la città tirrenica e il mondo dello sport.

redazione

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