La Polisportiva Gaeta piange la scomparsa di Antonio Fragasso

fragassoPiange la Polisportiva Gaeta. Dalla dirigenza, allo staff tecnico, ai calciatori tutti in questo momento sono addolorati per la scomparsa del caro Direttore Generale Antonio Fragasso, non un semplice manager ma uno di famiglia. Già da qualche mese era costretto a fare i conti con dei gravi problemi di salute e ad una vera e propria sofferenza con ricoveri in alcuni noscomi, ultimi il Gemelli di Roma e il Dono Svizzero di Formia. E proprio in questa struttura ospedaliera, a 67 anni, si è spenta l’esistenza di un personaggio la cui notorietà in ambito sportivo, oltrepassava l’ambito regionale. Fragasso nel corso della sua attività aveva avuto modo di mettere a disposizione di molti club la sua professionalità e le sue indiscusse doti manageriali. Oltre al Gaeta, lo ricordano tra gli altri con stima a Formia, Terracina, Cassino. Dovunque il Direttore si era fatto apprezzare per capacità ma anche per modi distinti e sensibilità. Probabilmente nessuno come lui era in grado di muoversi tra le pieghe dei regolamenti calcistici ed in caso di controversie, con caparbietà ed orgoglio, sicuro del fatto suo era pronto ad andare fino in fondo. Nel corso degli anni aveva trattato calciatori anche con direttori sportivi di società professionistiche di primo piano, partecipando a Milano alle sessioni del calciomercato. Per Fragasso il calcio grande passione, ma per alcuni anni anche la politica ha rappresentato un suo impegno, essendo tra l’altro arrivato a ricoprire la carica di consigliere comunale a Castelforte e SS. Cosma e Damiano. Recentemente a Gaeta, abituati alla sua presenza rassicurante ed amica agli allenamenti ed alla gara domenicale, si avvertiva un certo vuoto. Dalla scorsa stagione Fragasso con convinzione aveva sposato il progetto della Polisportiva Gaeta. E i risultati calcistici ottenuti, compreso quello della stagione appena conclusa, portano anche la sua firma. Con la famiglia Belalba ed il tecnico Melchionna si era creata una comunione di intenti ma anche un solido legame di stima e di amicizia. “Ci ha lasciati un grande amico, un vero uomo di sport che aveva mostrato di avere davvero a cuore i colori biancorossi. – ha commentato il presidente Belalba- Ha saputo rappresentare per noi nuovi in questo mondo un chiaro punto di riferimento. Ma ciò che mi preme ricordare di più è il lato umano di Antonio, che mi ha colpito veramente. Al di là del calcio, in alcuni momenti difficili è stato spontaneamente presente. E questo non lo dimenticherò mai.” Un ultima considerazione la aggiunge il segretario generale D’Angelis. “Con lui c’era solo da imparare. Bastava ascoltare i suoi consigli, seguire le sue direttive per poter crescere a livello di dirigente. E se un po’ di competenza, di capacità, modestamente le abbiamo acquisite bisogna ringraziare il Direttore. Anche da un letto di ospedale chiamava per conoscere il risultato della nostra squadra, ricordo l’ultima volta a Bellegra Olevano con il Serpentara. Ora siamo in attesa di sapere quando si svolgeranno le esequie, a cui naturalmente sarà presente la Polisportiva Gaeta”

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