L’archivio storico di Monte San Biagio intitolato al prof. Giovanni mansillo

Il Comune di Monte San Biagio ha intitolato l’Archivio Storico al Prof. Giovanni Mansillo. Ma, più che la commemorazione, più che giusta e meritata, di un figlio del paese presepe che ha nobilitato, in giro per il mondo, il nome del centro natìo e, per conclamati meriti culturali e umani, quello suo personale, si è trattato soprattutto di un’autentica lezione di Educazione Civica, impartita non in maniera nozionistica, quasi una lezione frontale tenuta “ex cathedra”, ma con un metodo empiricamente messo in atto e pienamente recepito dagli astanti, soprattutto da parte di quelli più giovani. Ecco, infatti cosa è successo e, soprattutto, chi è stato il prof. Giovanni Mansillo.

Puntuali come ogni anno, gli Assessorati alla Cultura ed ai Servizi Sociali di Monte San Biagio, sotto l’egida del Consiglio Comunale, rappresentato dalla sua presidente, la sig.ra Anna Maria Ferreri, e in collaborazione con l’Associazione “Il Ponte”, hanno consegnato ai neomaggiorenni del paese la “Carta della Maturità Civica” accompagnata da una copia della Costituzione Italiana.

Si è trattato di un felice connubio tra una generazione, quella dei “Millennials”, abituata a dialogare con il mondo intero in tempo reale attraverso l’uso delle nuove tecnologie che rendono la comunicazione istantanea, e la Costituzione repubblicana, frutto di un lento processo di maturazione e di formazione del pensiero democratico che, a 70 anni dalla sua proclamazione, mantiene sempre vivo il suo spirito rivoluzionario e innovativo. L’omaggio del testo costituzionale, che si pone al vertice del nostro ordinamento giuridico, favorisce la formazione di cittadini consapevoli e richiama i diritti fondamentali riconosciuti all’individuo, fra i quali la promozione della cultura.

E’ in quest’ottica che il Comune ha voluto far precedere la consegna annuale delle “Carte” dalla cerimonia di intitolazione dell’Archivio Storico, ospitato nella “Casa della Corte”, dove anticamente si amministrava la gestione della cosa pubblica, al professore Giovanni Mansillo, originario di Monte San Biagio, illustre figura di “docente e storico, innamorato del suo paese, custode della sua memoria”, come riporta la targa che venerdì 28 è stata apposta sull’ingresso della sede.

L’idea di intestare l’archivio allo storico monticellano si deve al Centro Anziani “Mons. Giuseppe Di Fazio” che, per voce della presidente Maria Mastrobattista, ne ha voluto onorare degnamente la memoria richiamando il suo impegno civico a favore degli ex combattenti e dei mutilati e invalidi di guerra. Contestualmente, la famiglia Mansillo ha deciso di donare un primo lotto di 500 libri di varie discipline, che potranno aiutare i ricercatori e gli studenti nei loro approfondimenti, favorendo la conoscenza del paese e del suo territorio.

Il Comune ha già reso noto di aver recepito con una delibera di giunta il gesto di liberalità compiuto dagli eredi dello scomparso e di aver accettato la donazione delle pubblicazioni, impegnandosi a non modificarne la destinazione. Successivamente, l’iniziativa si è spostata presso la biblioteca comunale, dove si sono tenuti gli interventi della presidente del consiglio comunale, Sig.ra Anna Maria Ferreri, del sindaco, Federico Carnevale, del delegato alla Cultura, Giuseppe Pascale, e di Annibale Mansillo, responsabile della Tutela del mercato presso la CCIAA di Latina. È stata data lettura di un messaggio di saluto in onore del prof. Mansillo, sottoscritto dal sindaco della città di Formia, sua città di adozione, prof.ssa Paola Villa, e dall’assessore alla Cultura della cittadina aurunca, dott.ssa Carmina Trillino.

Facendo un esplicito riferimento al centenario della fine della prima guerra mondiale, la cerimonia si è conclusa con la consegna di medaglie commemorative alle famiglie dei Caduti che, per il piccolo centro ausone, ammontano, tra morti e dispersi, a ben 69, un numero che rappresenta, più di ogni altra considerazione, il duro prezzo di sangue pagato da Monte San Biagio per il compimento dell’unità d’Italia. Tutto il protocollo seguito per l’occasione ha visto la regia del dott. Annibale Mansillo che, ricalcando fedelmente le orme del dinamico ed enciclopedico papà, sta nobilitando la sua quotidianità protesa al servizio della collettività e, soprattutto, dei giovani, con l’impegno concreto che vede partorire iniziative la cui impronta più che positiva segna indelebilmente il percorso formativo delle nuove generazioni, tanto bisognose di un messaggio di crescita civile (da qui l’idea della distribuzione della Carta Costituzionale) in un momento in cui i valori del rispetto e della democrazia sembrano voler essere offuscati se non addirittura calpestati da sopraffazioni, odi di vario genere e violenze di ogni tipo.

Orazio Ruggieri

 

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