L’Italia si prepara all’ estate 2023 con la campagna del ministero del Turismo ed Enit, del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio: “Open to Meraviglia”, che porta in tour la Venere di Botticelli nel ruolo di una “influencer” che vestita con abiti moderni, tra selfie e pose ammiccanti, sponsorizza le bellezze monumentali delle città italiane.
Questa campagna internazionale per la promozione del turismo in Italia ha diviso l’opinione pubblica e sta facendo molto discutere. Ed è proprio questa la sua forza, il valore aggiunto.
Scriveva Oscar Wilde in un passo del suo famoso libro “Il ritratto di Dorian Gray”: «There is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about» (“C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé”).
La campagna promozionale sta infatti raggiungendo il suo obiettivo: ottenere il massimo della diffusione social in tutto il mondo per attrarre il turismo, soprattutto quello giovane che vive di social network e di influencer.
Per “#OpentoMeraviglia” è stata “ingaggiata” una testimonial all’altezza di rappresentare l’Italia nel mondo: la Venere di Sandro Botticelli, che per il volto s’ispiró a Simonetta Vespucci, una delle donne più belle del Rinascimento italiano. Questa Venere, viaggiando lungo tutto lo Stivale presenta al mondo la “meraviglia” dell’italianità, raccontando i paesaggi, le mete iconiche delle città d’arte così come i piccoli borghi, le tipicità enogastronomiche e le tante declinazioni dell’offerta turistica ricca e variopinta che rendono così unico il patrimonio dell’Italia.
L’Associazione Pro Loco Fondi Aps, prendendo spunto da questa originale quanto controversa campagna, ha pensato di promuovere le bellezze del territorio attraverso i volti, forse meno noti ma altrettanto belli, di donne appartenute alla storia del Rinascimento fondano, chi per nascita e chi per “adozione” con la campagna: “Scopri la meraviglia – discover all beauties of Fondi”. Oltre alla Venere che ha posato per noi sotto al castello, ci sono le contesse Giulia Gonzaga, Beatrice Appiano d’Aragona e Isabella Colonna.
Del resto la dea Venere rappresenta tutte le donne ed è simbolo della loro bellezza e dell’amore che esse mettono in tutte le cose che fanno. Ma Venere è anche l’allegoria della rinascita e del rinnovamento, in questo caso del settore del turismo, che dopo esser stato afflitto e aver sofferto duramente degli effetti delle chiusure in pandemia, ora ritrova nuovo impulso e vitalità.
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