Che il Premio COMEL sarebbe entrato a pieno titolo tra i premi d’arte contemporanea più prestigiosi è stato chiaro dalle primissime edizioni, e dalla presenza di giurie molto qualificate, provenienti dal mondo accademico, la cui professionalità è sempre stata in simbiosi con una profonda presenza nei circuiti artistici nazionali ed internazionali.
In breve, ripercorrendo la storia del Premio, la tappa più importante, dopo quella della nascita, è stata la volontà di aprirsi all’Europa e di creare un bando dedicato a tutti gli artisti dell’Unione Europea. Una scelta che ha determinato la ricerca di un livello sempre più alto delle opere, una selezione costantemente rigorosa e anche la nascita di gruppi di lavoro che intorno al Premio si danno appuntamento per elaborare opere che possano vibrare empaticamente con i giurati e con le scelte del pubblico. L’alluminio è diventato così, in pochi anni, materiale di sfida creativa tra tutti gli artisti che ruotano intorno al Premio (ben 500 quest’anno) e occasione per l’arte contemporanea stessa di trovare un fulcro ideale di scambio e crescita nella città di Latina, con base lo Spazio COMEL Arte Contemporanea in via Neghelli, 68.
Le tredici opere selezionate attendono il verdetto finale, sia del pubblico sia della giuria (che in questo caso offre 3500 euro oltre ad una mostra personale) previsto per il 29 ottobre, ore 18.
La serata conclusiva ospiterà il Maestro Vincenzo Bianchi, pianista e compositore.
Ricordiamo gli artisti in esposizione e le loro opere: Giuseppina Bonsangue (In-Solida Luce), Giampaolo Cataudella (Metropolis), Ugo Cossu (Schegge di stelle trafiggono la notte), Alberto Enrico De Braud (La sostenibile leggerezza dell’essere), Luce Genevieve Delhove (Raminia n. 12), Elena Diaco Mayer (Ritrovarsi in un riflesso), Federica Gionfrida (Glows in the Dark), Valeria Gramiccia (Grafie segrete), Paola Lambitelli (Ammonites), Loredana Manciati (Codice d’illuminazione), Clara Menerella (Confronti fuori dalla storia), Mostafa Rahimi Vishteh (Sapere sepolto), Betty Nicole Rieckmann (Embodiment of Brilliance).
La giuria è composta da Giorgio Agnisola (critico d’arte e saggista), Anna Amendolagine (critico d’arte e saggista), Fabio Barisani (designer e fotografo), Dario Giugliano (professore di Estetica, filosofo), Maria Gabriella Mazzola (manager CO.ME.L. S.a.s. – Comitato curatoriale e sponsor).