L’auto appena acquistata non funziona: il Giudice riconosce doppio risarcimento

Latina-Minturno, 31 marzo 2023 – Compra un’auto usata ma, dopo pochi chilometri, si accende la spia del motore in avaria, e la vettura smette di funzionare. È ciò che è accaduto a Sulmona, dove un consumatore, grazie all’aiuto dei legali di Confconsumatori, è riuscito a ottenere presso il Giudice di Pace un risarcimento di oltre 1.000 euro da parte della concessionaria che gli aveva venduto un bene che presentava difetti di conformità, limitando inoltre la sua libertà di movimento.

LA VICENDA

Nel 2019, subito dopo aver acquistato l’auto e avere riscontrato il guasto, il cittadino si era rivolto alla concessionaria per chiederne la riparazione: dopo averlo rassicurato telefonicamente, il rivenditore si era è però rifiutato di farsi carico dei costi. A quel punto, per poter continuare a utilizzare l’auto, l’uomo si è visto costretto a pagare di tasca propria le spese del meccanico e, con l’assistenza di Confconsumatori, si è poi rivolto al Giudice di Pace di Sulmona. Il Giudice – in forza del principio sancito sia dall’art. 1490 c.c. che dall’art. 130 del Codice del consumo in base al quale il venditore è tenuto a garantire che il bene venduto sia immune da vizi che lo rendono inidoneo all’uso per cui è destinato – ha accolto le sue istanze, sancendo la responsabilità del venditore nei confronti del consumatore per qualsiasi difetto di conformità esistente al momento della consegna, condannando la concessionaria a rimborsarlo di tutte le spese sostenute per la riparazione. Il Giudice di Pace, inoltre, ha accolto anche la domanda risarcitoria non patrimoniale riconoscendo le limitazioni subita dal consumatore alla sua libertà di movimento a causa dell’impossibilità di utilizzare la vettura.

Comunicato stampa Confconsumatori

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