Esiste una differenza tra il lavoro part-time e full-time anche rispetto allo straordinario e alla sua retribuzione: tutti i dettagli
Chi lavora part-time deve rispettare un monte ore massimo di straordinario, che va pagato secondo regole precise. Di base, i lavoratori part-time godono di un orario contrattuale ridotto rispetto a quelli con un impiego full-time, ma anche loro, proprio come i dipendenti a tempo pieno, possono lavorare oltre l’orario contrattuale. La differenza è che possono farlo solo fino a un certo limite di ore settimanali. Oltre alle ore di lavoro ordinario, il dipendente a mezza giornata può accumulare altre ore di lavoro, che però vengono considerate supplementari. Superate queste ore aggiuntive, si comincia poi a parlare di vero e proprio straordinario.
Le ore supplementari permettono al lavoratore part-time di guadagnare di più senza dover lavorare le stesse ore extra di un lavoratore full-time. Le ore straordinarie, invece, vengono pagate con maggiorazione per entrambi i tipi di contratto, anche se si applicano solo dopo un certo numero di ore settimanali (il famoso monte ore).
Non è detto che chi sia assunto con un regime part-time abbia scelto liberamente tale forma di impiego per avere più ore libere o per godere di maggiore flessibilità, ed è per questo che le ore supplementari rappresentano uno strumento fondamentale per tutti coloro che hanno voglia o bisogno di lavorare e guadagnare di più.
Il lavoratore full-time ha in genere un contratto di quaranta ore settimanali. E, per contratto, ogni ora oltre le quaranta è considerata di straordinario. Chi lavora a regime di part-time, deve invece essere impiegato per venti ore settimanali (o, in certi casi, trentacinque). Tuttavia, può anche lavorare fino a quaranta ore a settimana senza che scatti lo straordinario, questo perché quaranta è il monte massimo di ore compreso fra lavorio ordinario e supplementare. Alla quarantunesima ora, invece, scatta lo straordinario.
Tali differenze nascono, come accennato, per garantire che i lavoratori part-time possano godere della possibilità di lavorare di più, ovviamente se vogliono, senza necessariamente entrare nella fascia delle ore straordinarie (che costa di più al datore di lavoro perché pagate a tariffa maggiorata). A regolare le ore di straordinario per il part-time è il Decreto Legislativo n. 81/2015. E secondo tale normativa i lavoratori part-time possono svolgere fino a un massimo di quarantotto ore settimanali, comprese le ore straordinarie. In questo senso, sono otto le ore massime di straordinario che un lavoratore part-time può compiere a settimana.
Per contratto, in genere, il lavoro supplementare può coprire fino al 25% del totale delle ore previste nel contratto part-time. Su base annuale, i datori di lavoro non possono richiedere più di duecentocinquanta ore di straordinario. Riguardo al pagamento, le ore straordinarie devono essere pagate con una maggiorazione retributiva chiara, definita per contratto. Di solito si parla di una maggiorazione del 50%.
La vitamina D è importante per la salute del nostro organismo, ma come possiamo integrarla…
Poste Italiane offre uno sconto del 10% ai nuovi clienti alla sottoscrizione di un nuovo…
In inverno non ne abbiamo mai abbastanza di maglioni: ecco un trucco per salvare i…
La spesa delle festività di Natale può essere un incubo per il portafoglio: come risparmiare…
Fare i regali di Natale può essere una spesa non da poco: con meno di…
Due nuovi capitoli per l'iconico capolavoro di Denzel Washington: l'annuncio che entusiasma i fan. Non…