Lavori al castello di Gianola, scatta il sequestro dopo l’esposto del Sindaco

Su mandato della Procura della Repubblica di Cassino, questa mattina i Carabinieri ed il Corpo Forestale dello Stato, coadiuvati da personale dell’Ufficio Tecnico comunale, sono intervenuti sul promontorio di Gianola per verificare la conformità urbanistica ed edilizia dei lavori in corso presso il locale castello, proprietà di un noto professionista di origini campane.

L’iniziativa segue l’esposto presentato dal Sindaco di Formia che alla Procura chiedeva di verificare come potessero realizzarsi lavori di tal genere all’interno di un’area di pregio senza che vi fosse alcuna autorizzazione da parte del Comune. L’area è ubicata all’interno del Parco Regionale di Gianola, sito di importanza comunitaria sottoposto a protezione speciale, inserito nel Piano di Bacino, con presenze archeologiche al suo interno e individuato come zona di massima tutela anche nel vigente piano regolatore comunale.

In passato il proprietario dell’area aveva addirittura diffidato il Comune dall’effettuare verifiche esibendo pareri della Soprintendenza. Carabinieri e Forestale, in sinergia con i tecnici del Comune, hanno constatato lo stato di alterazione dei luoghi fin sopra la scogliera, le modifiche apportate alla macchia mediterranea, i movimenti di terra e gli interventi edilizi realizzati in assenza del permesso a costruire oltre che delle numerose autorizzazioni necessarie da parte degli Enti competenti. Sulla scorta di tali evidenze, le forze di pg hanno provveduto al sequestro dell’area.

“Spetterà alla magistratura stabilire eventuali responsabilità – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo -. Certo è che profonde sono le trasformazioni nel tempo apportate a luoghi e strutture, in un’area di grande pregio monumentale e ambientale il cui valore storico è documentato in tante pubblicazioni e resoconti anche del secolo scorso. Non so se il castello e il promontorio su cui insiste potranno tornare alle originarie condizioni. Questo intervento serve almeno ad evitare ulteriori e più gravi trasformazioni dei luoghi che, va precisato, non hanno mai avuto alcuna autorizzazione da parte del Comune di Formia”.

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