Lavoro, lecito il licenziamento per troppe pause caffè: la decisione della Suprema Corte

La Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento di un dipendente per troppe pause caffè. E ora cambia tutto.

In ogni ambiente di lavoro è risaputo che non bisogna abusare delle pause caffè, ma è altresì riconosciuta l’importanza del poter staccare due, tre o cinque minuti, in modo da riprendere energie e migliorare così la propria concentrazione. Dopo il caffè, consumato alle macchinette o al bar, il dipendente dovrebbe riuscire a esprimere maggiore produttività…

Le pause caffè possono costarti il lavoro
Lavoro, lecito il licenziamento per troppe pause caffè: la decisione della Suprema Corte – gazzettinodelgolfo.it

Il caffè è utile per darsi una svegliata e per assumere zuccheri, ma anche per muoversi un po’, per socializzare con i colleghi e ridurre lo stress. Insomma, la pausa può avere numerosi effetti positivi sia sul benessere personale che sulla produttività complessiva dei dipendenti. Ciononostante c’è un limite concreto alle pause che un lavoratore può concedersi durante i suoi turni.

Anche la Corte di Cassazione si è esposta sull’argomento valutando il caso di un dipendente licenziato dalla sua azienda proprio per via delle pause caffè. L’uomo era solito concedersi pause un po’ troppo frequenti e prolungate al bar… Ogni momento era insomma buono per bere caffè e chiacchierare con i colleghi. E gli è costato caro.

Licenziamento per troppe pause caffè sul posto di lavoro: la sentenza della Cassazione

La Corte ha riscontrato in tale condotta una violazione degli obblighi di diligenza. Le pause sono insomma state considerate come una violazione degli obblighi di diligenza, correttezza e buona fede previsti dal Codice Civile. L’ordinanza della Corte di Cassazione, n. 27610, del 24 ottobre 2024, conferma dunque la legittimità del licenziamento di un dipendente per aver fatto lunghe pause al bar durante l’orario di lavoro.

Troppe pause caffè sul lavoro? Occhio al licenziamento
Licenziamento per troppe pause caffè sul posto di lavoro: la sentenza della Cassazione – gazzettinodelgolfo.it

Il dipendente era un impiegato presso una società di raccolta rifiuti, con un ruolo di coordinamento. Ed è stato accusato di concedersi pause troppo frequenti e anche troppo prolungate per bere caffè. Il tutto documentato da un servizio di investigazione contattato dall’azienda. Tutte queste pause avevano infatti un impatto negativo sul lavoro e compromettevano il rapporto di fiducia con l’azienda.

Inoltre, il dipendente non aveva registrato queste pause nei fogli presenza, il che ha ulteriormente aggravato la sua situazione. Per questo è arrivato il licenziamento, ora considerato legittimo dalla Corte Suprema. La decisione della Cassazione serve come monito per tutti quei lavoratori che sono soliti approfittare delle pause… L’uomo licenziato era solito concedersi pause anche da trenta o quaranta minuti.

La pausa è lecita e può essere anche ripetuta durante il giorno. Quante volte? Due o tre dovrebbero bastare. E per quanti minuti? Cinque, massimo dieci. Eccedere con le pause durante l’orario di lavoro è rischioso: può arrivare davvero il licenziamento. Inoltre la Corte ha rimarcato che un datore di lavoro può rivolgersi a investigatori esterni, ma esclusivamente in caso di fondati e specifici sospetti su comportamenti e prassi scorrette.

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