Dopo anni di attesa il Consiglio regionale del Lazio ha dato il via libera al decreto che va a regolamentare l’uso medico della cannabis. Una norma di ampio respiro che andrà a prevedere anche la facoltà, per la Regione stessa, di promuovere coltivazione e commercializzazione della canapa secondo quanto contenuto in una proposta di legge dello scorso febbraio.
Il provvedimento nel concreto è stato firmato da Nicola Zingaretti, ma non in quanto presidente della Regione, bensì nei panni di commissario ad acta per la sanità laziale. Si tratta del decreto n. 151 del 21 aprile, denominato “modalità di erogazione dei farmaci e dei preparati galenici magistrali a base di cannabinoidi per finalità terapeutiche.” In pratica, quindi, da oggi tutti i preparati galenici a base di infiorescenze di cannabis saranno erogati, nel Lazio, a pazienti bisognosi residenti nella regione e con regolare prescrizione di un medico.
Si parla di tre distinte categorie di pazienti con dolori cronici legati anche a patologie gravi, quali i sintomi della Sclerosi Multipla; o per l’analgesia nei pazienti oncologici.
Queste le novità relative alla cannabis ad uso medico nel Lazio, che andranno a prevedere, dietro prescrizione di specialisti, l’intero onere a carico del SSR, il Servizio Sanitario Regionale; e con distribuzione diretta, quindi senza dover ordinare il farmaco e attendere che venga importato dall’estero. Al riguardo la Regione Lazio ha abolito lo scorso novembre il contributo aggiuntivo fisso al ticket sanitario nazionale, rendendo quindi più leggera la quota che il paziente deve pagare. In sostanza i ticket in compartecipazione per medicinali a base di cannabis saranno piuttosto contenuti.
Da segnalare poi che la cannabis necessaria per produrre questi preparati galenici è quella interamente coltivata presso lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze nell’ambito del progetto autorizzato nel settembre 2014 dal Ministero della Salute, e che proprio a inizio anno 2017 ha raggiunto il suo apice, con la distribuzione nelle farmacie di tutta Italia dei medicinali realizzati con quella marijuana cosiddetta ‘di Stato’.
Come ultima annotazione va detto che nella legge approvata dal Consiglio regionale del Lazio è stata indicata anche la possibilità di dar vita a progetti pilota per sperimentazione e ricerca sulla canapa. Una grande opportunità per tutte quelle realtà locali operanti nel settore e che siano alla ricerca di sostanze alternative da utilizzare per le loro produzioni, soprattutto per settore tessile ed edilizia.
Con qualche anno di ritardo e dopo una lunga attesa, quindi, anche la Regione Lazio si adegua alle tante altre realtà italiane che negli scorsi anni avevano già regolamentato il tema, e va ad approvare una legge sulla cannabis per scopi terapeutici.
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