La spiaggia di Sant’Agostino è la più lunga e frequentata spiaggia di Gaeta.
E’ lunga circa 2 km ed il nome deriva dall’omonima baia, dominata dal Monte Moneta, la cui vetta sfiora i 360 metri.
Sessanta anni fa, la spiaggia di sant’Agostino era terra di lavoro: il territorio era molto esteso e misto a rocce. L’attuale strada statale non esisteva e dopo la spiaggia si estendevano lunghi metri di terra coltivabile.
Là i contadini avevano eretto vigne e coltivavano meloni, cocomeri, susine e granturco.
La spiaggia di Sant’Agostino era terra di secca ed i frutti che ne uscivano erano di aromi e profumi senza pari.
Per coltivare le terre, coloro che le lavoravano passavano dalla spiaggia con muli e strumenti a loro necessari, essendo quella l’unica via di passaggio.
Quando poi a Gaeta venne edificata la vetreria, molta sabbia venne asportata dalla spiaggia di Serapo ed anche da quella di Sant’Agostino.
Così, lo spessore della spiaggia si ridusse notevolmente, ed a questo processo contribuì in maniera degradante il fenomeno delle mareggiate.
Molta della spiaggia viene risucchiata dal mare, che tende a portarne la sabbia sui fondali lontani dal bagnasciuga.
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Si tratta, tuttavia, di un processo reversibile, sebbene continuo, per cui nei giusti periodi si può trovare molta più sabbia del solito.
Le correnti della spiaggia di Sant’Agostino sono protette dal monte Moneta e dal promontorio opposto in cui spicca Torre Capovento; tutto ciò va a conferire alla spiaggia di sant’Agostino la tranquillità di una grande baia.
La spiaggia è fine e dorata, costituisce la lunga riviera di ponente ed è arricchita da numerosi ristoranti e strutture campeggistiche. Il mare è blu intenso, incorniciato da cadute rocciose molto suggestive che incorniciano questa spiaggia, a tratti libera e a tratti attrezzata.
La baia di sant’Agostino è rinomata, inoltre, tra gli alpinisti e gli scalatori che qui praticano free climbing su una delle pareti rocciose più alte del Monte Moneta.
L’enorme parete, difatti, domina la Piana di S. Agostino con i suoi leggendari strapiombi rossi, sui quali è sempre consentito arrampicarsi tranne che nel periodo della nidificazione del falco pellegrino, dal 25 febbraio al 15 aprile.
Una spiaggia, quella di sant’Agostino, capace di offrire non solo relax per coloro che la frequentano, ma benessere su ogni versante.
La ristorazione è ottima ed il pescato è all’ordine del giorno: mare e monti si fondono in un panorama mozzafiato, un connubio perfetto per gli amanti di entrambi e per chi, anche preferendo il mare, può godere della vista di alture secolari.
Ancora una volta una bellezza come la spiaggia di sant’Agostino ci ricorda di dare a noi stessi la possibilità di trascorrere al meglio il tempo che ci è dato perché, come diceva Platone, “l’importante non è molto vivere a lungo, quanto vivere bene”.
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