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“Le vie della Transumanza” a Formia, finanziati i progetti per la rivalutazione turistica delle antiche tradizioni

La Regione Lazio ha stanziato un contributo di sette mila euro per “Le vie della Transumanza: Storie & Sapori della Tradizione”, l’iniziativa promossa dall’Assessorato al Turismo del Comune di Formia con l’obiettivo di recuperare e promuovere in ottica turistica l’antico rito diffuso nelle frazioni collinari di Formia, lì dove la pastorizia rappresenta da sempre una delle principali forme di sussistenza. Il programma, realizzato in collaborazione con l’Associazione Pastori Aurunci e Ciociari, rappresentativa di circa 80 famiglie dedite a pastorizia e allevamento, vedrà la partecipazione delle sigle operanti nel settore della tutela, promozione e valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni.

Il progetto, che mira a consolidarsi nel tempo, intende valorizzarere le antiche “Vie dei Pastori”, i percorsi interessati dalla Transumanza delle greggi, grazie al costante contributo degli addetti ai lavori che mantengono viva l’usanza della pastorizia lungo i sentieri degli Aurunci.

“I progetti finanziati sono due – spiega l’Assessora al Turismo Eleonora Zangrillo -. Il primo percorso, con greggi di capre e mandrie di buoi e cavalli, parte dalla zona dei 25 Ponti, dove è presente l’antica strada militare borbonica. Attraverso gli antichi sentieri dei pastori, raggiunge prima il Piano Terruto e poi, sentiero su sentiero, la zona di Filetto. Il secondo Percorso della Transumanza è fatto di sentieri montani e stradali, con partenza da Castellonorato, località Orsano. Seguendo il gregge di capre, buoi e cavalli, il percorso attraverserà le frazioni di Trivio, Maranola (località Campovodice) e il sentiero di Cermignano proseguendo fino al raggiungimento del rifugio di Acquaviva. All’arrivo negli stazzi dove vengono ricoverati gli animali, i partecipanti potranno sostare e partecipare alle attività dei pastori, come la tosatura dei cavalli e la mungitura delle capre. Saranno coinvolti anche i produttori locali in un affascinante percorso eno-gastronomico che porrà al centro i piatti tipici della pastorizia maranolese (formaggi caprini, carne di capra, miele, olive e vini locali). L’evento sarà allietato da musiche di organetti e zampogne e dai canti popolari dell’antica tradizione maranolese. La sicurezza sarà garantita dalla collaborazione dei volontari della sezione CAI di Esperia. L’idea – conclude l’Assessora Zangrillo – è di fare delle tradizioni uno strumento di rafforzamento dell’intero comparto turistico”.

redazione

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