La “Settimana UNESCO di Educazione allo Sviluppo Sostenibile” (DESS) è un evento nazionale creato e promosso sul territorio da tutte le organizzazioni – Istituzioni, Enti locali, Associazioni di cittadini, imprese, etc. – che desiderano impegnarsi in prima linea organizzando una o più iniziative di educazione e/o informazione ambientale e a cui aderisce anche il Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, in qualità di membro del Comitato Scientifico. L’edizione 2016 si svolge dal 21 al 27 Novembre ed ha come tema ‘La Terra, Navicella Spaziale nei flutti dell’instabilità climatica. Cosa possono le nostre città?’ ed il Comune di Terracina, su proposta del Forum Agenda 21 Locale, ha previsto una serie di iniziative educative e informative gratuite e aperte a tutti per sensibilizzare gli individui verso la necessità di un futuro più equo ed armonioso, rispettoso del prossimo e delle risorse del pianeta, valorizzando il ruolo che in tale percorso è rivestito dall’educazione. In particolare il Circolo Legambiente di Terracina aderirà all’iniziativa “Parchi Aperti per la Sostenibilità” che si terrà nei giorni di sabato 26 e domenica 27 novembre 2016 nel Parco del Montuno uno dei parchi pubblici della città, a carattere storico-naturalistico, come il Parco della Rimembranza, il Parco Oasi, il Parco Porto Traianeo.
Legambiente è membro della Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarla allo scopo di realizzare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.
Il Circolo di Legambiente di Terracina partecipa con entusiasmo all’iniziativa aprendo il Parco del Montuno a tutti e il Responsabile Scientifico del Circolo, nonchè coordinatore Tavolo Ambiente per il Forum Agenda21 Locale, Ing. Gabriele Subiaco terrà una conferenza sabato e domenica alle 12 sul tema “Il ruolo dei Parchi cittadini nel contrasto ai cambiamenti climatici e come indicatore di sostenibilità degli ecosistemi urbani”.
Le aree verdi urbane rappresentano infatti una risorsa fondamentale per la sostenibilità e la qualità della vita degli ecosistemi urbani. Oltre alle note funzioni estetiche e ricreative, esse contribuiscono a mitigare l’inquinamento delle varie matrici ambientali (aria, acqua, suolo), migliorano il microclima delle città e mantengono la biodiversità. Tuttavia, ad oggi, tali funzioni e benefici risultano scarsamente integrate nelle politiche di gestione degli spazi aperti e, più in generale, nella pianificazione urbanistica locale. Si ritiene tuttavia che il verde urbano non debba considerarsi solo come “tassello urbanistico”, come spazio non costruito delle città, ma vada soprattutto inteso e gestito come componente fondamentale della qualità della vita e della sostenibilità urbana, grazie ai molteplici servizi e benefici – non solo ambientali – che esso fornisce all’ecosistema città. L’approccio eco-sistemico si pone come necessario, per una migliore comprensione della multifunzionalità delle aree verdi urbane e del loro potenziale valore aggiunto per le politiche ambientali e di sostenibilità locale ispirate ad una visione più organica ed una lettura più integrata del tema del verde urbano. Una visione, cioè, che ne esprima la dimensione trasversale – e non esclusivamente di settore – rispetto alle complesse tematiche ambientali, sociali ed economiche che insieme tessono quell’importante obiettivo politico e culturale che è la sostenibilità urbana.
Il Circolo partecipa anche all’iniziativa “Parchi a impatto zero”, un nuovo modello di sostegno alle innovazioni in campo ambientale promosso da Federparchi, la Fondazione per l’innovazione del terzo settore (Fits!) – e Rinnovabili.it – piattaforma multimediale e organo di informazione sulla sostenibilità ambientale. Queste tre realtà si fanno promotrici di un nuovo progetto dedicato al supporto di iniziative di conservazione, sviluppo e tutela del patrimonio ambientale e territoriale. L’obiettivo di una convenzione – che sarà firmata a Roma il prossimo 5 dicembre – è quello di creare un nuovo modello di sostegno che segua da vicino i promotori di progetti di sostenibilità ambientale in tutte le fasi realizzative e finanziarie: dalla progettazione alla valutazione di fattibilità, dallo studio dei meccanismi finanziari fino al reperimento dei fondi, dalla semplificazione degli iter burocratici alla realizzazione degli interventi, fino agli aspetti legati alla comunicazione e disseminazione delle best practice.
I partecipanti avranno la possibilità di partecipare attivamente all’evento firmando una petizione on line https://www.salvailsuolo.it/”: in Europa, infatti, non esiste una legge comune che difenda il suolo.
Legambiente è la più grande organizzazione ambientalista italiana con oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre realtà locali. Grazie ai suoi 1.000 circoli è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia col privilegio di essere presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale, lì dove i fatti avvengono e le persone operano, mettendo in pratica valori e ideali. Tratto distintivo dell’associazione è l’ambientalismo scientifico, ovvero la scelta di fondare ogni progetto in difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, uno strumento con cui è possibile indicare percorsi alternativi concreti e realizzabili.