L’eleganza del riccio

Di Alessia Maria Di Biase.
Quando l'autore inizia a descrivere il personaggio tutto e subito nella sua interezza, vuol dire che il protagonista non è solo il centro del racconto ma sarà anche la chiave del messaggio che vuole esprimere.
Renee' Michel e' la portinaia di un facoltoso condominio parigino. Vedova, mal curata, dall 'aspetto trasandato oltre le apparenze è una donna colta, appassionata di storia, cinema e filosofia.
Renee' porta sul viso i segni e i dolori di un destino cattivo e beffardo che ha deciso, suo malgrado, di consumare la sua vita fino all 'osso.
Dall 'altra parte della sconfitta c'è l 'insoddisfazione rappresentata dalla piccola Paloma, una bambina che vive "ai piani alti " dello stesso edificio.
La piccola, nel romanzo, è chiamata a interpretare la vita vuota e insoddisfatta dei ricchi. Il peso delle apparenze, il bisogno continuo di mostrarsi per quello che non si è.
Ogni personaggio interpreta un ruolo preciso. La povera portinaia, la bambina ribelle e poi il ricco uomo giapponese che per Renee ' rappresenta la fortuna che bussa alla porta ma che tuttavia gli sfugge di mano.
L'eleganza del riccio divide perfettamente a metà il mondo dei ricchi da quello dei poveri con una linea di confine insuperabile.
Il romanzo è un quadro preciso di un mondo che gira al contrario, di un tempo dispettoso e incomprensibile, consegnando al lettore un messaggio chiaro e al contempo disarmante : che i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri restano poveri.

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