Nel pomeriggio di domenica 25 ottobre si è svolta a Lenola (LT) una sentita e partecipata manifestazione organizzata dall’Associazione Ynola, dal titolo “No alla violenza sulle donne: per non dimenticare Federica e tutte le altre donne”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo Leonardo Da Vinci, per ricordare Federica Mangiapelo, la giovane ragazza rinvenuta cadavere due anni fa sulle rive del lago di Bracciano. Sono state diverse e svariate le iniziative che hanno caratterizzato l’evento, a iniziare dalla deposizione spontanea di lumini e scarpe rosse lungo la scalinata di Corso Vittorio Emanuele, in cima alla quale era ben visibile un cartello in ricordo della giovanetta, e in Piazza Duomo, presso il Monumento eretto in onore delle donne vittime di violenza. Inoltre, lungo il percorso numerosi cittadini mostravano cartelli con indicati i nomi delle numerose vittime di femminicidio, Dopo una Santa Messa a suffragio di Federica e un toccante Flash Mob con lancio di palloncini rossi, la manifestazione si è poi spostata presso il Cinema Lilla. Lì, alla presenza dei familiari di Federica, ha avuto inizio il Convegno, coordinato dalla Dott.ssa Maria Rita Mastromanno, al quale hanno partecipato il Sindaco Prof. Andrea Antogiovanni, il Reverendo Don Adriano Di Gesù, il Segretario Generale Provinciale del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti Elvio Vulcano, l’Assessore alla Pubblica Istruzione e al Personale Paola Izzi e diversi giovani, che durante il dibattito hanno letto alcuni brani del libro “Federica, la ragazza del lago” e posto numerose le domande al papà e allo zio di Federica , per cercar di comprendere una vicenda che la cronaca ci ha reso partecipi. L’intervento del Segretario Vulcano è stato incentrato sulla necessità che le donne denuncino sempre ogni forma di violenza in loro danno e, rivolto alle giovani presenti in sala, ha sottolineato che “Presso ogni Commissariato, ogni Posto di Polizia troverete donne e uomini pronti ad ascoltarvi, consigliarvi e difendervi, al costo della loro stessa vita” e che “l’Organizzazione Sindacale che rappresento ritiene indispensabile una sempre maggior formazione del personale, al fine di poter individuare i casi di violenza psicologica, che per loro natura sono meno evidenti”.
Con non senza una qualche emozione, il Dirigente Sindacale ha poi salutato e abbracciato il papà di Federica, al quale ha rivolto il proprio sincero rammarico per la triste vicenda, e ringraziato il Sindaco Antogiovanni e gli Assessori per la calorosa accoglienza.