Venerdì 26 agosto alle 21:00, al Porto di Sperlonga (Banchina Capovento), a “Libridamare a Sperlonga”, la scrittrice e attivista umanitaria Vichi De Marchi e la matematica e divulgatrice scientifica Roberta Fulci incontreranno il pubblico dagli 8 anni in su con il libro “Ragazze per l’ambiente” (Editoriale Scienza), che narra di dieci scienziate di varie epoche dedite alla natura.
La serata, intitolata “Chi ha paura delle scienziate?”, è la quarta della rassegna realizzata dal Porto di Sperlonga in collaborazione con l’Associazione Posidonia, in corso fino al 10 settembre, e sarà una chance per discutere di pari opportunità per le bambine e le ragazze nel mondo scientifico
Converserà con le autrici Stefania Dottori, direttrice di Federlazio Latina, partner di Libridamare. La violinista Ilenia De Meo (ARS) suonerà brani originali composti per l’evento. L’ingresso è libero.
Sarà distribuita in omaggio la storia illustrata “Le verdi praterie di Posidonia”, realizzato dal Porto con l’Associazione Posidonia per divulgare le proprietà straordinarie di questa pianta marina.
“Ragazze per l’ambiente” bissa il precedente successo di De Marchi e Fulci, “Ragazze con i numeri”, ma anche di “La trottola di Sofia”, biografia della matematica Sofia Kovalewskaja, con cui Vichi De Marchi, giornalista e direttrice del Comitato Women empower the world, è giunta finalista del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016. Tra le figure raccontate nel libro, Rachel Carson, che convinse il mondo ad abbandonare il DDT, l’esperta di api Eva Crane, Barbara Mazzolai con il robot “plantoide”, Eunice Newton Foote scopritrice dei gas serra, e Maria Klenova, nella prima spedizione russa in Antartide.
Come spiega Roberta Fulci, conduttrice di “Radio3 Scienza” su Radio Tre, «raccontare una storiaè il modo migliore di comunicare la scienza e l’ecologia, ad esempio il cambiamento climatico, ma anche di promuovere la visibilità delle donne scienziate e di incentivare bambine e ragazze a immaginarsi tali. Parlando con i ragazzi, il problema diventa vicino, “locale”, pensabile».
Sottolineano le autrici: «In Italia, solo un terzo del mondo scientifico è costituito da donne. E solo un sesto di loro è rappresentato. Pensiamoci: quante volte in un libro di scienza abbiamo letto il nome di una donna? In passato» proseguono «le scienziate dovevano superare ostacoli oggettivi, come la giraffologa Anne Innis Dagg, che nel 1956 dovette dissimulare la sua identità. Oggi il pericolo è che le bambine e le ragazze non realizzino affatto che possono intraprendere una formazione e una carriera scientifica, ad esempio nel settore digitale, con applicazione in ecologia».
Concorda Stefania Dottori, direttrice di Federlazio Latina: «Pur registrando un aumento di giovani donne a capo delle “family holdings”, è corretto avviare nuove dinamiche:comunicare il femminile, spingere le donne verso le lauree “Stem”. Possono aiutare accordi come quello tra Federlazio e l’Università di Cassino per avvicinare le facoltà di Ingegneria e la richiesta di profili tecnici delle aziende».
“Libridamare” proseguirà con Renzo Paris (2 settembre) e Luca Ward (10 settembre).
La rassegna si svolge in collaborazione anche con IForD, Sperlonga Turismo, Museo Villa di Tiberio, Federlazio, Libreria Il Pavone, Libreria Il Seme, Pidipupi Asilo Nido.
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