Trentennale più fastoso e ricco di appuntamenti autenticamente globalizzanti non poteva esserci per l’Infiorata itrana, realizzata, come di consueto, per la giornata del Corpus Domini. Mostre fotografiche, tra le quali quella realizzata al castello sui sei lustri di vita dell’evento; esibizione di giovani artisti diversamente abili; recite di sketch teatrali; impegno creativo, da parte degli studenti di ogni ordine e grado, nel settore della composizione decorativa ottenuta con l’ausilio cromatico dei fiori; quadri composti da gruppi di etnia diversa provenienti da tutta Europa e, quest’anno, anche da tutto il mondo (i ragazzi del progetto Sprar); visite ai siti storici e archeologici del paese; degustazione di prodotti “essenziali” (pane e pomodoro, pane e olio, olive, marzolino); incontro dell’arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio, al suo commiato dalla gente dopo la fine del suo mandato, e benedizione, alle dodici di ieri, da parte del presule che si intrattenuto con tutti gli autori dei quadri floreali, tra i quali, per la sesta volta consecutiva, Klara Kajka Zejdlova, che ha portato tutto il fascino della cordialità tipica della sua natìa Praga e che ci ha fornito il prezioso materiale fotografico che correda il servizio. Oltre che per mons. Farano, l’Infiorata 2016 ha segnato il commiato da Itri anche per la dott. Raffaella Vano, commissario prefettizio che ha presenziato all’ultimo atto ufficiale pubblico con la fascia tricolore, prima di passare il testimone, nella giornata del 6 giungo prossimo a colui che l’elettorato avrà designato a succedere al periodo di commissariamento del paese, data l’anticipata conclusione dell’esperienza amministrativa partita il 16 maggio di cinque anni fa. Massiccia la presenza di visitatori e turisti per questo trentennale che non ha deluso le aspettative. Anzi!
Di Orazio Ruggieri