“Non eravamo tenuti ad organizzare questo appuntamento ma ci teniamo particolarmente affinché tutto proceda nella massima trasparenza. Dalla fusione delle 4 Ipab abbiamo ereditato molti debiti, una situazione difficile che noi, senza alcun compenso per il cda, con tantissime difficoltà, grazie all’ aiuto di tutti, cerchiamo di portare avanti. Questo bilancio testimonia il lavoro che si sta facendo”, afferma il Presidente f.f. Piero Bianchi.
Presenti anche il direttore dell’Ipab Giovanni Caprio, il Presidente Marco Anaclerio e il direttore Piero Argiolas della Fondazione Alzaia che hanno illustrato la situazione delle diverse strutture.
Teatro Remigio Paone, Formia: “siamo riusciti a portare avanti la struttura grazie al contributo regionale per un progetto sui disturbi alimentari ormai terminato e grazie all’aiuto del collettivo Bertolt Brecht e dei Teatri Riuniti del golfo”, afferma il direttore Caprio. Grazie all’ unione dei tre teatri si sono svolte una serie di attività importanti in linea con lo statuto dell’Ipab (stagione Famiglie a teatro, Giornata della liberazione, Natale con chi vuoi ecc ), sono state triplicate le iniziative e il pubblico. Il Teatro nel 2013 ha visto 23700 spettatori, solo nella prima parte di questa stagione 13000, circa 40 associazioni e soggetti vari coinvolti. “Siamo in difficoltà, paghiamo 60000 euro di mutuo annui, i contributi che versano gli utenti bastano solo per pagare l’assicurazione. E’ in corso da mesi una trattativa con il Comune di Formia che, fino a quando non approverà il bilancio non potrà sciogliere la riserva. C’è in ballo il futuro del teatro Remigio Paone, se non riusciremo a chiudere l’accordo faremo un bando e la struttura andrà in affitto al miglior offerente per un pacchetto di giornate stabilito più i costi di gestione”, spiega Caprio.
Casa di riposo “C. Salvini”, Terracina: “Sono in corso i lavori di ristrutturazione nella casa di riposo con le rette tra le più basse d’Italia. Abbiamo ereditato dalla precedente governance della fondazione una situazione non proprio organizzata. Stiamo cercando di migliorare la qualità, di offrire più servizi e anche una serie di figure importanti che mancavano come una psicologa e un educatore”, afferma Marco Anaclerio. Ad oggi sono circa 40 gli anziani ospitati e il problema più grande sono i crediti che si vantano presso i comuni che, a fronte del servizio svolto, da anni non versano il contributo per i propri ospiti creando non poche difficoltà.
Gaeta: per i 28 posti letto della nuova casa di riposo allo stabilimento della SS. Annunziata ci sono diversi problemi ereditati da una precedente situazione in corso con l’Ater di Latina, stazione appaltante. “Contiamo di risolvere il tutto e avere in pochi mesi la consegna dei posti letto”, afferma il Presidente Bianchi.
S. Felice Circeo: c’è una trattativa in corso con il comune per la ristrutturazione e il recupero dell’ ex asilo Capponi Palombi chiuso da circa 13 anni con una casa famiglia per minori nel piano superiore e un ostello con spazio culturale al piano terra. L’Ipab si e’ messa a disposizione per prendere a carico il mutuo ma è difficile trovare l’accordo con il comune: “ci accolliamo noi il mutuo ma l’amministrazione pretende l’esclusiva nella gestione e i soldi della ristrutturazione!”, spiega il Presidente Bianchi.
Fondi: la curia ha ricevuto due strutture abbandonate, è stato chiesto all’ Ipab di dare una mano. “Grazie all’ interessamento del Presidente De Filippis siamo riusciti a recuperarle: una è sede della mensa CARITAS di cui l’Ipab paga le utenze mentre nell’ altra da poche settimane è stato inaugurato il centro di aiuto alla vita”.
L’incontro si è concluso con gli annunci del Presidente Bianchi: “Ci siamo iscritti come creditori della Regione Lazio sperando di poter saldare i debiti rimasti mentre è partita la seconda fase dei lavori presso l’ex Colonia Di Donato. il bil”.
Mentre un sentito appello lo lancia il direttore Giovanni Caprio per Via Sarinola, strada in cui si trova il Teatro Remigio Paone: “Abbiamo scritto più volte al Comune di Formia e alla Sopraintendenza dei beni archeologici quanto al pessimo stato in cui versa, per igiene e sicurezza, il cantiere ancora allestito in via Sarinola che nasconde la villa romana del I secolo ed in particolare due stanze di cui una con affreschi. La sopraintendenza non ci permette di intervenire con una pulizia e non sappiamo come procedere”.
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