Listeria, Escherichia Coli e Salmonella sono solo alcuni dei batteri presenti in un alimento che mette a rischio soprattutto la salute dei più piccoli.
L’idea di poter comprare un alimento che nasconde gravi insidie per la salute è sicuramente preoccupante, soprattutto se ad essere a rischio sono in particolare i più piccoli. Sappiamo quanto sia importante preferire ciò che è naturale rispetto ai prodotti processati, eppure questa potrebbe non rivelarsi sempre la scelta migliore: ecco a quale cibo è fondamentale prestare attenzione.
L’Escherichia Coli (Stec) è uno dei principali batteri presenti nell’alimento che, solamente qualche mese fa, è finito al centro di un richiamo da parte del Ministero della Salute. Il patogeno, nei casi peggiori, può diventare causa di gravi conseguenze sulla salute tra cui la sindrome emolitico-uremica (SEU). A questo si aggiungono Listeria, Salmonella e Campylobacter.
Un’infezione può determinare lo sviluppo di patologie come la gastroenterite, ma anche portare ad esiti tragici. È quanto accaduto di recente al piccolo Elia, il quale lo scorso maggio ha perso la vita prima ancora di compiere 3 anni per via della SEU, che provoca la formazione di coaguli di sangue in tutto l’organismo.
La morte di Elia ha riportato il auge il dibattito intorno alla pericolosità del latte crudo e dei suoi derivati, tra cui i formaggi. Questi alimenti, come sottolineato dagli esperti del Ministero della Salute e dell’EFSA, possono contenere batteri nocivi in grado di provocare gravi infezioni nell’essere umano.
Il rischio solitamente non è alto. Tuttavia nel caso dei bambini – come anche degli anziani e delle persone immunodepresse – il pericolo di riscontrare problemi per la salute aumenta. Per questa ragione il Ministero della Salute ha introdotto l’obbligo, per i produttori di latte crudo, “di informare il consumatore circa le corrette modalità di consumo dello stesso”.
Il riferimento è alla bollitura. Il latte crudo, infatti, non viene scaldato a più di 40°C (né tantomeno sottoposto a trattamenti termici che hanno il medesimo effetto). Sono proprio le temperature ad avere un’importanza centrale: senza la pastorizzazione, non vengono eliminati i batteri patogeni e i microbi presenti nel latte.
Qualora ci si trovasse in una struttura come un agriturismo o ad un mercatino, è fondamentale informarsi adeguatamente e chiedere agli addetti alla somministrazione e ai venditori se il prodotto è stato bollito. Nella piccola produzione, a differenza di quella in grande, potrebbero esserci meno controlli e non sempre le etiche riportano indicazioni ben visibili. In caso si dubbi, la cosa migliore da fare è evitare acquisti.
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