Lo studente itrano investito da un’auto impazzita nella metropolitana di Berlino operato al bacino, al femore e altre parti del corpo a giorni rientro in Italia e il suo ricovero presso una struttura di Sabaudia per il percorso riabilitativo

E’ stato operato solo qualche giorno fa Alberto Saccoccio, il 29enne studente di Itri, investito rocambolescamente da un’auto piombata addirittura sui passeggeri in attesa della metro della capitale tedesca proprio nei pressi dei binari.
Era il 27 maggio e lo studente, che frequenta il corso dell’Erasmus a Londra, stava aspettando l’arrivo della metro in una stazione della capitale germanica dove si trovava da qualche mese per apprendere la lingua di quello stato.
Al momento del sinistro, che gli ha procurato fratture serie al bacino, al femore e in altre parti del corpo, il giovane era in compagnia di altri due studenti di Itri, Veronica Romanelli e Pierpaolo Mancini, che si erano recati nella città teutonica per trascorrere qualche giorno con lui.
L’auto, con a bordo due turchi, si è poi saputo che è entrata nei locali della metro ed è scivolata fino al sottostante livello, dove scorrono i binari, dopo che era sbandata per evitare l’imprudente attraversamento della strada da parte di una turista di nazionalità francese che le avrebbe tagliato la traiettoria di marcia a bordo di una bici.
Il 29enne, durante i giorni successivi all’investimento, è stato amorevolmente assistito dai genitori che, sebbene costretti a incontrarlo una sola volta al giorno e per un periodo di tempo molto limitato, come imposto dal regolamento vigente negli ospedali di quello stato, si erano subito trasferiti nella capitale tedesca.
Non appena le sue ancora critiche condizioni fisiche glielo consentiranno, Alberto farà ritorno in Italia dove inizierà la lunga terapia della riabilitazione, in una nota struttura di Sabaudia, confortato dalla vicinanza dei suoi cari.
I due compagni, investiti insieme anche a una signora tedesca, erano invece già rientrati a Itri in quanto le condizioni fisiche hanno consentito loro di poter muoversi autonomamente qualche giorno dopo l’insolito sinistro che, tra le altre cose, ha evidenziato, secondo alcuni amici, la mancanza di una adeguata accortezza volta a prevenire volute o fortuite intromissioni di mezzi privati nelle stazioni della metro berlinese dove si affollano quotidianamente migliaia di utenti.

Orazio Ruggieri

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